LA CENTRALE ATOMICA SOTTO CONTROLLO RUSSO È A RISCHIO

La presa di controllo da parte dei russi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina dell’Est, pone seri rischi e fa incombere lo spettro di una possibile catastrofe atomica nel cuore dell’Europa.

È necessaria in tal senso «un’ispezione urgente» dell’Aiea come ha dichiarato ieri il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ribadendo la richiesta di un «ritiro» delle truppe russe dalla zona.

Il sequestro dell’impianto da parte della Russia «rappresenta una seria minaccia per la sicurezza e la protezione di questa struttura e aumenta i rischi di un incidente nucleare», ha detto alla stampa.

«È urgente consentire l’ispezione da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica e garantire il ritiro di tutte le forze russe», ha aggiunto Stoltenberg. Ma intanto la guerra dei russi non si ferma e ancora ieri l’Ucraina è stata teatro di raid, battaglie e bombardamenti. Le forze armate russe hanno ucciso due persone e ferite altre sette nell’oblast di Donetsk nei combattimenti per il controllo della zona che vanno avanti furiosi. Lo ha annunciato il governatore ucraino dell’oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riportato dalla testata The Kyiv Independent.

Altri attacchi missilistici russi condotti nella notte nell’oblast di Odessa hanno ferito tre persone distruggendo un centro ricreativo e diversi edifici, ha riferito su Telegram Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione ucraina di Odessa. Proprio riguardo alla Crimea il presidente ucraino Zelensky ha invitato i suoi concittadini ad allontanarsi da infrastutture, edifici militari e del governo russofono, lasciando presagire che la penisola potrebbe conoscere un escalation di violenze nei prossimi giorni.

Insomma il conflitto va avanti e ormai siamo alla soglia del sesto mese di invasione senza che sul terreno ci siano vinti né vincitori..

«Fermare la guerra in Ucraina non è possibile al momento, ma è possibile ridurre l’intensità del conflitto, a seconda della stagione». Lo ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, a Voice of America, ha dichiarato.

«La guerra moderna è una guerra di risorse. Le risorse, ovviamente, si stanno esaurendo da entrambe le parti. E, di conseguenza, ciascuna parte ha bisogno di tempo per riprendersi», ha concluso poi il ministro.

JENS STOLTENBERG SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO