VIA L’ASILO POLITICO– IN 21 SARANNO ESTRADATI

Così Stoccolma si è venduta i curdi al “sultano” Erdogan che non vede lora di espatriarli e infliggere loro punizioni esemplari. Questione di realpolitik, ma anche di affinità con il nuovo governo di destra nazionalista.

La Svezia considera infatti il Pkk, il partito dei lavoratori curdo, un’organizzazione terroristica e applicherà alla lettera il protocollo di intesa siglato a Madrid lo scorso giugno da Turchia, Svezia e Finlandia e che prevede tra le varie clausole anche l’estradizione di 21 persone accusate di terrorismo da Ankara cui Stoccolma garantisce asilo politico da anni. Lo ha dichiarato ieri sera in conferenza stampa il premier svedese Ulf Kristersson, a margine di un faccia a faccia con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

«Abbiamo avuto un dialogo proficuo con il presidente Erdogan e siamo determinati a portare avanti le relazioni con la Turchia», ha proseguito il premier svedese. «La Svezia come l’Ue considera il Pkk un’organizzazione terroristica e interverremo a livello giuridico nei confronti delle organizzazioni terroristiche. La richiesta di entrare nella Nato di Svezia e Finlandia costituisce un tema di importanza enorme a livello di sicurezza. Siamo consapevoli che essere membri della Nato passa per la responsabilità nei confronti degli alleati e la Turchia ha subito gli effetti del terrorismo. Applicheremo alla lettera il protocollo di intesa siglato a Madrid», ha detto Kristersson. In altri termini: Erdogan, che può mettere il veto sull’ingresso del paese scandinavo nell’Alleanza, ha chiesto come esplicita condizione la revoca dell’asilo politico ai dissidenti curdi in Svezia. Che si tratti di terroristi lo afferma solo Ankara, l’unica certezza invece è che in Turchia non avrnno diritto a un giusto processo.

IL PREMIER SVEDESE ULF KRISTERSSON