Sabato abbiamo pubblicato un articolo nel quale, un po’ divertiti, raccontavamo di come Marco Travaglio, il Lancillotto della lotta alla prescrizione - male dei mali della nostra giustizia - avesse chiesto anche lui la prescrizione per un suo reato. Figuraccia. Chiuso. Ieri però Travaglio ha risposto con poche righe sul suo giornale. Ha scritto ( in terza persona com enel de bello gallico):«Travaglio non ha mai chiesto la prescrizione: l’ha chiesta, in subordine all'assoluzione, l’avvocato dell’Espresso….”. In questo modo, Travaglio ci fa sapere due cose. Primo, che lui sarebbe stato anche disposto a rinunciare alla prescrizione se l’avessero assolto, ma i giudici, testoni, l’han-no condannato. Non è colpa sua. Secondo, che la prescrizione non l’ha chiesta lui: l’ha chiesta l’avvocato. Men-tre in genere, credo, gli imputati chiedono la prescrizione tramite l’idraulico di fiducia… Comunque adesso le cose sono chiare. Travaglio si è iscritto al club di quelli che fanno le cose a propria insaputa. Come Scajola. Niente di male, per carità. Noi pensiamo che Travaglio abbia fatto benissimo a chiedere la prescrizione, 12 anni dopo il reato. Magari, per favore, da qui in avanti, quando appare in Tv nella sua striscia quotidiana, parli d’altro. Sulla prescrizione lasci la paro-la a Scanzi... LEGGI | L'editoriale del direttore Sansonetti