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«Sono le 14 e 31 minuti, questa è Radio radicale... Marco Pannella è morto qualche minuto fa». Lannuncio, seguito dal requiem di Mozart, spezza la diretta della radio che per anni ha seguito le imprese corsare di Pannella. Il Signor hood che ha combattuto, vinto e perso - «Con due pistole caricate a salve e un canestro pieno di parole» (copyright Francesco De Gregori) - era stato ricoverato mercoledì sera in ospedale e il bollettino dei medici non lasciava alcuna speranza: tutti sapevano che Pannella avrebbe lasciato il mondo di lì a qualche ora.E un minuto dopo la morte dellultimo grande leader politico del 900, le agenzie sono state inondate da messaggi di cordoglio. A cominciare da Emma Bonino: «Questo paese - ha detto la compagna di mille battaglie - molto lo ha amato ma poco ha riconosciuto i suoi meriti». «Marco non era un mediocre, era un grande, un grande nelle sue intuizioni e anche nelle debolezze», ha aggiunto. «Mancherà a questo paese più che a noi Radicali che lo abbiamo imparato, digerito, fatto nostro... il senso delle istituzioni, delle regole, dello stato di diritto che ovviamente serve ai più deboli, ai più fragili perché i potenti lo ritengono molto spesso un intralcio». Dopo le parole dellamica e compagna Emma Bonino, è arrivato il ricordo del presidente Sergio Mattarella: «La morte di Marco Pannella mi addolora profondamente. Protagonista della politica italiana, senza mai essere legato al potere, ha rappresentato con passione tanti cittadini ed è stato coscienza critica del nostro Paese, sulla base di una fedeltà ai principi di libertà e di democrazia».Gratitudine e rispetto arrivano anche dallex presidente Giorgio Napolitano: «La straordinaria fibra, linesauribile combattività, la strenua resistenza di Marco Pannella hanno infine dolorosamente ceduto. Abbiamo per decenni camminato per sentieri paralleli, attraverso consensi e dissensi, separandoci e ritrovandoci, sempre rispettandoci a vicenda e restando legati da sentimenti comuni e solidarietà di fondo».Il premier Matteo Renzi parla di scomparsa «di un grande leader italiano, che ha segnato la storia dellItalia. Vorrei a nome mio personale e del governo e della forza politica che rappresento fare un grande omaggio alla storia di questo combattente e leone della libertà». «Addio ad un combattente», twitta la ministra Maria Elena Boschi.Lex premier, e più di una volta avversario politico, Massimo DAlema, invia un messaggio commosso e sincero: «Non sempre siamo stati daccordo e più di una volta siamo stati a discutere con franchezza e anche con durezza. In questi lunghi anni, però - ha proseguito - non si è mai spezzato il filo di un dialogo e di un confronto basati sulla stima e sul rispetto. Mi sento vicino ai suoi amici e compagni, e a tutte le persone che hanno apprezzato le sue battaglie». Cordoglio e riconoscenza anche da Gianfranco Fini: «Considerava i missini avversari, non nemici: gli sono grato per essere stato negli anni 80, i cosiddetti anni di piombo, lunico politico a dire che Almirante e i missini erano solo avversari e non nemici. Diede a tutti una lezione di democrazia che i giovani di destra di allora non hanno più dimenticato».«La notizia della morte di Marco Pannella mi addolora profondamente. LItalia perde un assoluto protagonista della sua storia recente e meno recente, che in tanti anni di battaglie ha fatto fare enormi passi avanti al nostro Paese sul cammino della crescita civile, morale e politica. Grazie Marco per quanto hai fatto per lItalia e per gli Italiani. Non ti dimenticheremo mai. Porteremo sempre nel cuore lamore per la liberta e per la democrazia per cui ti sei sempre battuto», ha scritto in una nota Silvio Berlusconi.Messaggi di cordoglio anche da Beppe Grillo: «Il Movimento 5 Stelle ricorda Marco Pannella, leader politico che ha fatto della democrazia diretta tramite referendum una delle sue battaglie di una vita. E attraverso la democrazia diretta e riuscito a portare a questo Paese importanti riforme civili. Diciamolo, anche quando non si era politicamente daccordo con Marco Pannella non si riusciva proprio a pensar male di lui». scrive Grillo sul suo blog, in un post dal titolo Ciao Marco.«Lo ricordo con stima e simpatia, pensando che ci lascia una eredità umana e spirituale importante, di rapporti franchi, di espressione libera e di impegno civile e politico generoso, per gli altri e in particolare per i deboli e i bisognosi di solidarietà». È il ricordo del direttore del portavoce del Papa, padre Federico Lombardi. «Pannella è una persona con cui ci siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui non si poteva non apprezzare limpegno totale e disinteressato per nobili cause».Va invece controcorrente Mario Adinolfi, leader di Popolo della famiglia, che su Pannella accentua i toni critici: «Prego per lanima di Marco Pannella - ha scritto sul profilo Facebook - ma le sue conquiste sono falsi diritti. Laborto è un crimine e ci batteremo per far vincere il diritto universale a nascere». Matteo Salvini, al contrario, si associa ai tributi allex segretario radicale: «Onore a #MarcoPannella, combattente. Molte sue battaglie non le ho condivise, altre sì. Gli riconosco di averci sempre messo la faccia! », scrive su Twitter il leader della Lega.Provocatorie ma affettuose le parole del critico darte Vittorio Sgarbi, che con Pannella diede vita alla controversa esperienza della Lista Pannella-Sgarbi, nel 1996: «Era un idealista, poteva diventare leader religioso piuttosto che un leader politico (...), infatti politicamente era un inetto». Per Sgarbi, Pannella meritava comunque di essere «senatore a vita, più di chiunque altro». Per il resto - continua - «io e tutti i miei gli rimproveriamo di avere avuto uno spunto non meno forte di quello di Grillo, il problema è che lha completamente disperso».Ma il messaggio più vero, sentito e arriva da una semplice militante: «Oggi mi sento più sola... »