Lironia, o meglio in sarcasmo della sorte vuole che proprio mentre i Cinque stelle e la Lega criticano i parametri europei e rivendicano la possibilità di spendere di più, i Cinque stelle del comune di Roma vogliano azzerare una grande storia di democrazia come la Casa internazionale delle donne perché avrebbe troppi debiti. Ma come, non si era appena detto che la democrazia non si misura sui soldi? Al comune di Roma i Cinque stelle la pensano in maniera diversa. E hanno approvato una mozione che leva la Casa internazionale alle donne che da anni la abitano, la vivono, la rendono un luogo di incontro. Ma aver fatto la Storia di questo Paese non basta. Non basta avere creato libertà e democrazia. La mozione vede come prima firmataria la consigliera Gemma Guerrini già protagonista di uno scontro con i ragazzi del Cinema America. La logica è la stessa: in nome di una democrazia presunta si svuota un luogo di democrazia reale. È accaduto con i ragazzi che prima avevano occupato un cinema destinato a diventare supermercato e poi hanno creato una delle manifestazioni di cinema più seguite della Capitale nella piazza centrale di Trastevere. Adesso accade con la Casa internazionale delle donne: si sottraggono i mezzi ai cittadini e alle cittadine per riportali al controllo centrale. Negli anni, ledificio dellex Buon Pastore è diventato un punto di riferimento per il movimento delle donne italiano. Da via della Lungara sono passate scrittrici, giornaliste, avvocate, psicologhe, mediche, storiche, donne impegnate nel sociale e donne che lì hanno trovato aiuto e altre donne che le hanno aiutate a essere se stesse. Tante non sarebbero quello che sono se non ci fosse stato quel luogo, quellesperienza di partecipazione e di amore per la politica vissuta in prima persona. Volerla azzerare è un meccanismo che va contro la democrazia, contro la libertà, per mettere al centro unidea di Stato inteso come burocrazia, come potere. Avevamo capito che la democrazia partecipativa fosse tuttaltra cosa.