Chicago, “città del vento” e cuore pulsante del Midwest. La capitale dell’Illinois è anche una metropoli dalla grande tradizione giuridica grazie alle sue facoltà di legge e alla presenza dei più importanti studi legali degli Stati Uniti. A Chicago è nato Papa Leone XVI. Qui, inoltre, si affermò come avvocato l’ex presidente americano Barack Obama, così come la moglie Michelle.

Sulle rive del lago Michigan l’avvocatura è attiva in forma associata da oltre un secolo e mezzo. L’Ordine degli avvocati di Chicago è stato fondato nel 1874 ed è una delle più antiche e attive istituzioni forensi d’America. Conta oltre 17 mila associati e sono sempre più numerosi gli avvocati provenienti da altre parti del Paese che si iscrivono. Il motivo? Non solo l’orgoglio di appartenere ad un prestigioso Ordine professionale, ma anche per i servizi offerti ai propri iscritti.

Il presidente della “Chicago Bar Association” è l’avvocato John Sciaccotta. Origini italiane, Sciaccotta è socio dello studio legale Aronberg Goldgehn. Vanta quasi quarant’anni di esperienza in processi civili, arbitrati, mediazioni e consulenza aziendale.

Quanto sta accadendo negli Stati Uniti, con l’avvento di Donald Trump, segna una svolta – sotto certi versi preoccupante - rispetto al passato. “The Donald” sta sovvertendo molte regole che riguardano i rapporti tra Washington e gli Stati americani, tra il potere esecutivo e quello giudiziario, senza risparmiare l’avvocatura. In questo contesto aumentano i contenziosi, si pensi a quelli avviati dal governatore della California contro l’invio della Guardia nazionale a Los Angeles e dall’Università di Harvard contro il taglio dei fondi statali.

«Non bisogna però essere pessimisti – dice il presidente degli avvocati di Chicago, John Sciaccotta -, la nostra Costituzione continua ad essere un faro per i diritti e una garanzia per i cittadini. Noi della Chicago Bar Association continueremo a lottare per sostenere lo Stato di diritto, l’indipendenza della magistratura e la corretta amministrazione della giustizia. I diritti di ogni Paese e di ogni persona sono sacri e devono essere sempre tutelati».

In questa conversazione con Il Dubbio, Sciaccotta riflette su alcuni episodi dei mesi scorsi in cui l’avvocatura è stata al centro delle “attenzioni” da parte della Casa Bianca. Il riferimento è ai casi di alcuni importanti studi legali che hanno raggiunto accordi con il governo per non proseguire più i contenziosi avviati negli anni passati. «Sono stati emessi diversi ordini esecutivi in America», evidenzia John Sciaccotta. «Alcuni studi legali – spiega il rappresentante degli avvocati di Chicago - hanno deciso di risolvere qualsiasi controversia con l’amministrazione. Altri hanno deciso di contestare gli ordini esecutivi e sono riusciti a dichiararli incostituzionali. Lo Stato di diritto e l’indipendenza della magistratura non sono una questione politica. Sono una questione democratica e costituzionale. L'Occidente deve essere sempre fermo nel difenderli e proteggerli in ogni momento».

Negli Stati Uniti è stato coniato un termine che desta molta curiosità, "Lawfare", vale a dire l’uso della giustizia per finalità di parte o per danneggiare qualcuno. Una sorta di “arma” che viene brandita da chi ha il potere e che non è stata impugnata soltanto nella “patria delle libertà”. «Ci sono stati attacchi alla nostra professione legale – commenta Sciaccotta -, alla capacità degli avvocati di rappresentare determinati clienti. È una questione costituzionale e una questione che riguarda il Primo Emendamento. Dobbiamo sempre difendere i nostri principi costituzionali e le basi della nostra democrazia».

L’uso della giustizia per fini politici tenta chi detiene il potere? Una tentazione che riguarderà anche l’attuale presidente degli Stati Uniti? A questo proposito, viene in mente il "caso Eastman", riguardante uno degli avvocati di Trump radiato dall’Ordine di appartenenza per aver difeso il tycoon in occasione delle penultime elezioni presidenziali. «In America – commenta il presidente dell’Ordine degli avvocati di Chicago - abbiamo una Costituzione. Si tratta di un documento brillante. L'ultimo controllo e bilanciamento del nostro sistema sono i tribunali: avvocati e giudici sono il baluardo della democrazia. Decidono se un’azione è costituzionale o incostituzionale e se lo Stato di diritto è stato seguito e rispettato. Ogni volta che lo Stato di diritto e l’indipendenza della magistratura sono in gioco, noi tutti, come cittadini e come professionisti, dobbiamo lottare per proteggere e difendere questi pilastri della democrazia. La nostra libertà e i nostri diritti dipendono da loro. Ecco perché penso che dobbiamo sempre essere diligenti nel preservare la nostra democrazia».

Prima di congedarci, chiediamo al presidente Sciaccotta se è preoccupato per alcune forme di antisemitismo che non hanno risparmiato neppure le università e che hanno indotto l’amministrazione Trump ad intervenire: «Credo che l’antisemitismo sia pervasivo da migliaia di anni. Dobbiamo sempre sradicare qualsiasi tipo di discriminazione, a partire proprio dall’antisemitismo. È sbagliato e non deve mai essere tollerato in alcun modo».