Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste per la quarta volta, espressione di Forza Italia e del centro destra è da qualche settimane al centro della cronaca nazionale per aver assunto la linea della fermezza contro i manifestanti anti-green pass. La sua dura reazione, concretizzata principalmente nell'aver chiuso la piazza principale della città, deriva dall’aumento dei contagi Covid che a sua dire sarebbero conseguenza delle continue manifestazioni che attraversano le strade e le piazze di Trieste, mettendo a rischio non solo la salute della popolazione ma anche le attività commerciali a poche settimane dal Natale.

Sindaco Dipiazza, se e dove finisce il diritto a manifestare?

Se esistesse il diritto a non manifestare l'avrei già applicato. La Costituzione purtroppo prevede che questi cortei non possano essere fermati e che quindi possono occupare le nostre strade e le nostre piazze dopo aver semplicemente comunicato con la Questura. Quello che ho potuto fare io è stato limitare l'accesso a piazza Unità d'Italia. E ciò ha provocato anche degli scontri.

Quindi in linea generale come far convivere diritto al lavoro, diritto alla salute e diritto a manifestare liberamente?

La sua è una domanda da un miliardo di euro. La mia unica preoccupazione è quella di evitare di ritornare in zona arancione o addirittura rossa. Non possiamo più tornare ai giorni in cui la città era chiusa e i danni economici per gli esercizi commerciali incalcolabili. L'obiettivo è quello di responsabilizzare la collettività, affinché gli interessi individuali non prevalgono sugli altri. In vent'anni da sindaco di Trieste non ho mai visto gli idranti e le cariche della polizia.

Come?

Lei forse non ricorda gli anni segnati dalle Brigate Rosse. Oggi come allora servono leggi speciali: prima c’era l’emergenza terrorismo, adesso c’è la pandemia ma il periodo è comunque drammatico. E va affrontato facendo tutto il possibile per non far risalire la curva pandemica. In tal senso ho molto apprezzato l'iniziativa della Ministra dell'Interno Lamorgese. Ma ancora di più sono fondamentali le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella che all'Assemblea Anci ha detto: “I sindaci, indipendentemente dalle loro appartenenze, si sono trovati ancora una volta in prima fila e hanno saputo schierarsi in difesa della sicurezza e della salute dei propri concittadini. Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo contrastano e lo combattono”.

Roberto Dipiazza manifestazioni a Trieste: Non hanno manifestato i triestini ma gente venuta da fuori per creare scompiglio"

Ma secondo lei cosa c'è dietro queste manifestazioni: un malcontento sociale o anche qualcuno che vuole strumentalizzarle?

Non c'è solo un malcontento verso una condizione che non si condivide. C'è anche l'intento da parte di black bloc o altri gruppi che vogliono solo creare caos e disordini. A Trieste non hanno manifestato i triestini ma gente venuta da fuori per creare scompiglio. È la stessa cosa che accade quando ci sono le partite di calcio. Il problema è che queste persone che sono venute nella nostra città hanno portato con loro il Covid e noi ora siamo al limite della zona gialla. Negli ultimi sette giorni ci sono stati 1155 casi di coronavirus (503 ogni 100mila): non era mai accaduto.

Ma impedire di manifestare non potrebbe aumentare l'insoddisfazione generale in una fetta della popolazione che già non si sente compresa?

E il diritto alla salute dove lo mettiamo? Noi siamo una comunità che crede nel vaccino come strumento di libertà. Io ho fatto il terzo vaccino qualche giorno fa e sto benissimo. Che problemi ci sono? Il vaccino ha salvato l'umanità da gravissime malattie. E ora cosa vogliamo fare? Rimettere tutto in discussione? Dobbiamo invitare tutti a vaccinarci per salvare il Paese. Con “Appello a Trieste”, che ha raggiunto oltre 60.000 firme, i cittadini ci stanno dicendo che sono stanchi di questa situazione. Sono stanchi di vedere le serrande dei negozi abbassate e di prendere atto delle disdette negli alberghi e nei ristoranti. Chi può essere contento di questa situazione di crisi sanitaria ed economica?

Sindaco Dipiazza, ci sono delle responsabilità politiche a livello centrale dietro questa situazione?

Avrebbero dovuto rendere obbligatorio il vaccino. Punto. Non c'era altro da fare. E invece a livello centrale non si è avuto il coraggio di farlo e questi sono i risultati. Ha visto cosa sta succedendo in Austria dove hanno severamente limitato la vita dei non vaccinati? Il test Covid non sarà più equiparato al green pass.

Però proprio parte del centro destra, Fratelli d'Italia e Lega soprattutto, hanno rivendicato la libertà delle piazze.

Non do giudizi politici. Io mi interesso della mia città e se sono al quarto mandato significa che ai miei cittadini va bene quello che sto facendo.