Furlan: << Stasera saremo in piazza a Roma per difendere il lavoro>> “Abbiamo già perso oltre 500 mila posti di lavoro, soprattutto tra i contratti a termine e non possiamo permetterci di perdere neanche un altro posto”. E’ stato questo il messaggio chiaro lanciato ieri dalla Segreteria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, insieme agli altri leader sindacali, Maurizio Landini della Cgil e Pierpaolo Bombardieri della Uil, nel corso della conferenza stampa per illustrare le ragioni della mobilitazione prevista stasera a Roma a Piazza Santi Apostoli. “Una notte per il lavoro” per Cgil, Cisl, Uil che vedrà la partecipazione dei delegati di tutte le categorie.

“Il tema del lavoro deve essere la priorità accanto a quello della sicurezza e della salute”, ha scandito ieri la Furlan. “Le risorse che l’Europa ha reso disponibili sono ingenti ed importanti, alle quali vanno aggiunti i 37 miliardi del Mes, che vanno utilizzati per potenziare la sanità pubblica”.

I sindacati sollecitano un confronto vero con il Governo, selezionando i settori trainanti e di qualità dove il paese può essere competitivo. Per questo hanno già annunciato una giornata di mobilitazione nazionale per il prossimo 18 settembre.

“Abbiamo chiesto che gli ammortizzatori sociali siano garantiti a tutti e siano bloccati i licenziamenti”, ha aggiunto ieri la leader Cisl. “Ma in parallelo dobbiamo pretendere un piano di sviluppo importante per il paese. Siamo convinti che solo con il coinvolgimento di chi rappresenta il lavoro si possa creare davvero una svolta nel nostro paese”. Tra i punti centrali per i sindacati, anche in vista della prossima legge di bilancio, la riforma fiscale e degli ammortizzatori sociali.

Ed al Presidente di Confindustria, che aveva chiesto un cambiamento del sistema contrattuale, la leader della Cisl ha replicato con tono. “Non è il momento ora di ridiscutere l’accordo condiviso sul modello contrattuale ma di farli i contratti. Noi con Confindustria abbiamo fatto un accordo sul modello contrattuale definendo bene cosa inserire nel primo livello e nel secondo. Non è ora il momento di parlare di questo, ma di rinnovare i contratti”.