Il capogruppo dei deputati di Forza Italia, Renzato Brunetta, è convinto che tra poche settimane Silvio Berlusconi tornerà a essere il leader di sempre. Ma avverte chi pernsa di scaldare i motori in vista di un’eventuale scalata al partito: «Chi ci ha provato in passato ha fuso prima di partire».Che effetto le fa sentir dire da Berlusconi “mi affido a Dio”?Non è la prima volta, per un credente è la cosa più normale del mondo. Ma ha detto “mi affido a Dio e ai medici”, perché fortunatamente è in cura presso un centro di eccellenza. Un atteggiamento che mi sembra perfettamente in linea con il Berlusconi che conosco.Riconoscerà che si tratta di un’immagine lontana dalla retorica dell’uomo invincibile...C’è l’immagine e c’è la vita reale, che è fatta anche della naturale stanchezza di tutti i giorni. Io che gli son vicino da 20 anni ormai conosco entrambe le facce di Berlusconi: la retorica simbolica della forza che è stata un elemento caratterizzante della sua storia ma anche la grande umanità. Un uomo che, come tutti, soffre lo stress, la fatica, e a volte il dolore.Denis Verdini ha provato a andare in ospedale ma gli è stato impedito di incontrare Berlusconi. Ha fatto comunque bene a provarci?Ciascuno ragiona con la propria sensibilità e coscienza. Verdini ha ritenuto di andare e secondo me ha fatto bene. Io, che sono uno dei suoi più stretti collaboratori, ho ritenuto di rispettare questo momento comunicando in maniera diversa la mia vicinanza.Berlusconi ha apprezzato il gesto del capo di Ala?Questo non lo so. Di certo Berlusconi è un uomo di equilibrio, secondo me ha capito chi gli vuol star vicino. L’intreccio tra animi umani è troppo complesso per essere schematizzato. Quando ci sono sentimenti di mezzo bisogna sempre rispettarli.Che ripercussioni ci saranno in Forza Italia?Io dico da sempre con un sorriso che Forza Italia è un movimento monarchico e anarchico al tempo stesso. Quando Berlusconi teneva in pugno il partito con la sua leadership, cresceva l’anarchia sotterranea. Nel momento in cui, invece, si presentano problemi e difficoltà, prevale il senso d’appartenenza a una comunità che si riconosce nel suo leader. Questa è la caratteristica del Movimento che lui ha creato. In questo momento sento grandissima coesione.Nessuno scalda i motori per la scalata al partito?Chi ha scaldato i motori nel passato ha fuso prima di partire.Si parla di un Direttorio che reggerà Forza Italia in questo periodo. Lei ne farà parte?Non esiste alcun Direttorio, ognuno svolgerà le funzioni che svolgeva prima. Io faccio il Presidente dei deputati di Forza Italia,  pro tempore, come lo siamo tutti.E chi guiderà il partito in questa fase?Il partito si guida da solo, abbiamo tutti grande esperienza, ci conosciamo da anni e c’è una solidarietà straordinaria tra noi. Non c’è nessun esigenza di coordinamenti provvisori, anche perché tra poco tempo Berlusconi tornerà a fare il leader, come prima e più di prima.Si dice che il cerchio magico femminile abbia paura di perdere influenza. È vero? Non mi sono mai occupato di queste cose, sono solo chiacchiere che lascio a voi giornalisti. Io in queste ore sto facendo i conti sull’impatto della riforma costituzionale.Che effetto le ha fatto il ridimensionamento elettorale di Forza Italia?Quale ridimensionamento?A Roma avete preso il 4,2 per cento...Roma non rappresenta tutta l’Italia. Nella Capitale abbiamo fatto pasticci che sono stati giustamente puniti dagli elettori. Abbiamo pagato per un fraintendimento colossale. Ha sbagliato Salvini, ha sbagliato Meloni e ha sbagliato probabilmente anche Berlusconi a non formalizzare gli accordi presi. È una bella lezione per tutti noi. Nel resto d’Italia le Amministrative sono andate benissimo.Sono andate bene soprattutto a Milano, dove il centrodestra si è presentato unito a sostegno di Parisi, Ncd compreso. Può essere un modello o è impossibile riunire tutte le forze di centrodestra visto che a breve vi dividerete ancora sulla battaglia referendaria?Intanto eleggiamo Parisi con Ncd, poi ci chiariremo anche sul referendum. Per noi le porte sono sempre aperte, il problema è loro. Sulle nostre posizioni c’è già Quagliariello e ci sono già altri esponenti che stanno lasciano il Nuovo centrodestra. Io mi auguro che ci siano anche Alfano e Lupi, ma mi rendo conto che questo comporterebbe una crisi di governo. Dopo di che sul referendum faccio la battaglia insieme a Sinistra italiana, a Zagrebelsky, al Movimento 5 stelle. Ci hanno definito armata Brancaleone del fronte del No. Io sono orgoglioso di questa armata perché è la stessa che ha fatto la Costituzione nel dopoguerra, da Togliatti a De Gasperi.In vista di questa battaglia voterebbe Movimento 5 stelle ai ballottaggi?Sono contro il Pd renziano, un partito peronista e autoritario. A Roma non voterò mai Giachetti, voterò scheda bianca. Come farei a Torino.Visto che il medico ha consigliato a Silvio Berlusconi di astenersi dalla politica attiva, chi sarà il vostro leader alle prossime elezioni?Il medico gliel’aveva consigliato anche vent’anni fa, quindici anni fa, dieci anni fa, cinque anni fa. Conosco bene questo consiglio. Noi un leader ce l’abbiamo. Il nostro lavoro sarà di costruire un nuovo soggetto politico con un programma, una struttura organizzativa e una credibilità comune prima del referendum.