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CLIMA ROVENTE DOPO IL FLOP
Un pareggio. È questo secondo il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, il risultato dell’ultima tornata delle Amministrative. E poco importa per la vittoria di Tommasi in una città come Verona, o se il centrodestra ha perso una roccaforte strorica come Catanzaro. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia continuano a far finta di nulla e nascondono la polvere sotto il tappeto. «Il vero problema è l'assenza di cittadini dalle urne - ha detto Tajani - Complessivamente direi che abbiamo pareggiato, quando i numeri sono così non vince nessuno». Per poi aggiungere che «il centrodestra quando non è unito, di solito perde», e che «Berlusconi ha un prestigio tale che può fare il garante di una coalizione destinata a governare il Paese». Già, peccato che da Giorgia Meloni e Matteo Salvini è arrivato più volte nelle ultime ore l’auspicio affinché si arrivi un vertice di coalizione, che sa tanto di resa dei conti. E così Tajani prende tempo, rimanda l’incontro e si trincera dietro un «credo che ci voglia un po’ di tempo, le cose vanno fatte per bene, vanno preparate».
Insomma, nessun faccia a faccia previsto in settimana. Con buona pace dei leader di Fratelli d’Italia e Lega, che si stanno leccando le ferite dopo la Fatal Verona. E intano nella coalizione tiene banco la questione Regionali, con un primo step che vede protagonista la Sicilia, dopo la proposta di passo indietro di Nello Musumeci e la relativa apertura della corsa alla sua successione, sia per la Lombardia, dove si vota nel 2023 e dove l’attuale assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha tutta l’intenzione di mettere il bastone tra le ruote alla ricandidatura dell’attuale presidente, il leghista Attilio Fontana. Ribadendo la sua posizione, l’ex sindaca di Milano ha detto di aspettare di vedere quali sono le posizioni di tutta la coalizione. Che intanto fa ancora i conti con il voto appena passato.
«Non sono sicuro che il centrodestra sia uscito a pezzi dal ballottaggio di domenica - ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro - Sono usciti a pezzi certi personalismi, certe differenze: serve pazienza e coraggio nel costruire una proposta seria e coordinata».
Di «distacco generale dei cittadini dalla politica» ha parlato invece il leader di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, secondo il quale il centrodestra, candidandosi alla guida del paese, «deve riflettere su alcuni risultati nelle realtà territoriali». Difficile che lo faccia già questa settimana.