I segretari di Cgil, Cisl e Uil sfilano a Genova. Uniti. E questa è la prima notizia. Sottolineata da Carmelo Barbagallo, il segretario della Uil che dal palco genovese l'ha detta chiara: "Bisogna rifare l'unità sindacale". Un unità sindacale che per la Camusso (Cgil) e la Furlan (Cisl) deve servire a riaprire un confronto (duro) col governo Renzi: "Le abbiamo provate tutte per aprire un tavolo con il Governo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro, noi siamo disponibili a discutere anche in piedi con il ministro Poletti, ma non in ginocchio" ha proseguito Barbagallo. Il quale è andato giù deciso: "Questo è un Governo illegale, che non rispetta le sentenze della Corte costituzionale" ha infatti aggiunto riferendosi a delle sentenze in tema di pensioni e pubblico impiego.Ancora più esplicita la Camusso: "Il Paese non riparte e la disoccupazione c'è ancora, Renzi non deve stupirsi", ha detto. E ancora: "Siamo in piazza e ci torneremo, se non arrivano risposte, dai contratti alle pensoni. Siamo stufi, siamo pronti a discutere e da tempo, quello che non abbiamo è un interlocutore che pensi che il valore del lavoro sia al centro, alla base dello sviluppo", sottolinea rivolgendosi ancora al Governo ma anche a Confindustria - A Renzi, Camusso ricorda le norme che hanno alimentato precarietà e che, dice, lui stesso criticava. Norme varate da "quelle stesse maggioranze che oggi garantiscono questo Governo. Forse Renzi dovrebbe farsi qualche domanda su come si è determinatala precarietà che c'è oggi nel Lavoro. Renzi aveva detto che avrebbe dato lavoro e prospettive ai giovani. Allora gli chiediamo Il lavoro è un voucher? Il futuro è un voucher con cui i caporali comprano il lavoro?".MattarellaE mentre i sindacati sfilavano e sfidavano il governo a Genova, il presidente della Repubblica lanciava un mesaggio altrettanto chiaro: "Sul lavoro è fondata la nostra Repubblica" e creare lavoro è "impegno costituzionale vivo e attuale" affinchè "la cittadinanza sia piena e non mutilata", ha detto il presidente parlando al Quirinale in occasione della tradizionale cerimonia per i cavalieri del lavoro del primo maggio. Il 2015 e il 2016 sono anni "di crescita moderata" con valori macroeconomici in segno positivo e l'occupazione è cresciuta. Ma "non possiamo accontentarci di numeri ancora limitati rispetto alla dimensione del problema", ha aggiunto Mattarella.