Il presidente ucraino alle Nazioni Unite: «Mosca vuole ridurci a un Paese di schiavi». Le nuove sanzioni dell’Ue

«Il Consiglio di Sicurezza deva garantire la sicurezza, ma in questo momento che ruolo sta avendo? Dove sono queste garanzie da parte delle Nazioni Unite? È ovvio che le istituzioni chiave del mondo che devono portare la pace in questo momento non stanno funzionando in maniera efficace». È il cuore del durissimo discorso che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto ai delegati del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Zelensky ha poi proposto un tribunale sul modello di Norimberga per processare la Russia per i suoi crimini di guerra in Ucraina.

ALESSANDRO FIORONIA Zelensky all’Onu: «Una Norimberga per i crimini russi»

E chiede l’esclusione di Mosca dal Consiglio di sicurezza Quinto pacchetto di sanzioni dell’Ue: colpito il carbone

Dopo lo choc mondiale sul massacro di Bucha, ieri la guerra ucraina si è spostata all'interno del Consiglio di sicurezza dell'Onu dove, da remoto, ha parlato il presidente ucraino Zelensky.

Il suo è stato un intervento teso, duro, a tratti feroce. «Chiedo una Norimberga contro i crimini dell’esercito russo». Un'accusa a tutto campo contro la Russia che secondo Zelensky «uccide intere famiglie, adulti e bambini e poi cerca di bruciare i corpi». Il presidente ucraino ha accusato le forze russe di aver commesso i ' più terribili crimini di guerra dalla seconda guerra mondiale nel suo paese'.

Gole e arti tagliati, donne violentate di fronte ai loro figli, furti e razzie. Per il leader ucraino non c'è differenza dalle azioni dei terroristi dello Stato islamico, tranne che la Russia è membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Poi una richiesta shock che difficilmente avrà un seguito a meno di stravolgere l'ordine internazionale conosciuto dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Zelensky ha chiesto infatti che la Russia sia esclusa dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Abbiamo a che fare con uno stato che sta trasformando il veto nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel diritto di morire. Pensiamo che il tempo del diritto internazionale sia finito? Se la risposta è no, allora dovete agire immediatamente» Nonostante gli applausi quella del presidente ucraino è stata una invettiva anche contro lo stesso organismo dell’Onu a suo avviso impotente nel fermare l’invasione di Mosca: «Se non riesce a trovare un modo per aiutare a fermare le azioni della Russia in Ucraina, dovrebbe dissolversi».

Intanto nuove evidenze di massacri stanno emergendo anche in altre zone dell’Ucraina come nel caso di Borodyanka dove secondo quanto riferito dal sindaco della città Georgiy Erko: «Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi. Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c'è stata l'occupazione».

Sui massacri oltre all'Onu sta indagando anche Amnesty International, ieri la segretaria generale, Agnés Callamard, ha annunciato che «Amnesty ha già raccolto prove di attacchi indiscriminati contro la popolazione civile ucraina a Kharkiv, nell'oblast di Sumy, a Chernihiv e durante gli assedi di Kharkiv, Izium e Mariupol». Nei prossimi giorni verranno pubblicate nuove testimonianze.

Lo stesso farà la Ue che ha istituito una commissione inquirente ma ancora più importanti sono le decisioni che si appresta a prendere Bruxelles.

Un quinto pacchetto di sanzioni che questa volta toccherà anche il settore dell'energia. A finire nel mirino è il carbone la cui importazione verrà vietata, un embargo che, come ha spiegato la presidente della Commissione europea Von der Leyen, ha un valore ' di 4 miliardi di euro all'anno'.

Verranno sanzionate anche 4 importanti banche tra cui la Vtb ( il secondo istituto finanziario del paese) che ' rappresentano il 23% del mercato del settore bancario russo e andranno a indebolire ulteriormente Mosca'. Von der Leyen ha aggiunto anche che la Ue ' lavora allo stop dell'import del petrolio russo'.

Ma i provvedimenti punitivi non finiscono qui, infatti verrà imposto il ' divieto alle navi russe e alle navi operate dalla Russia di accedere ai porti dell'Ue. Alcune esenzioni - ha annunciato Von der Leyen - riguarderanno elementi essenziali come i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l'energia. Inoltre, proporremo un divieto per gli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi.

Questo divieto limiterà drasticamente le opzioni per l'industria russa di ottenere beni chiave. Altre sanzioni inoltre colpiranno le importazioni di prodotti tra cui frutti di mare, liquori e legno. Ulteriori misure interromperanno il sostegno finanziario agli enti pubblici russi.

I massimi vertici Ue hanno anche fatto sapere che si recheranno a Kiev nei prossimi giorni, forse prima di sabato. Nella capitale ucraina arriveranno proprio Von der Leyen e l'alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell, i due incontreranno il presidente Volodymir Zelensky prima dell'evento ' Stand Up For Ukraine' che si terrà in Polonia.