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Gli avvocati Vittorio Manes e Gian Domenico Caiazza
C’è sgomento e incredulità tra gli ormai ex membri del “Comitato tecnico- scientifico per il monitoraggio sull'efficienza della giustizia penale e gli effetti sul Pnrr” istituito il 28 dicembre 2021 dall’ex Guardasigilli Marta Cartabia. «Mi pregio comunicare alla SS LL che con il decreto in allegato sono state operate alcune modifiche ed integrazioni della composizione del Comitato»: così leggiamo in un documento del capo di gabinetto Rizzo. Come riferito da Repubblica infatti l’attuale Guardasigilli con una unica email licenzia la maggior parte dei vecchi e promuove i nuovi. Vittime dello spoils system, riferisce Liana Milella, «giuristi del rango di Francesco Palazzo, emerito di diritto penale a Firenze e già presidente dell'Associazione dei penalisti italiani. E poi Gabrio Forti, ordinario di diritto penale ed ex preside di giurisprudenza alla Cattolica di Milano».
«Via un esperto di statistica applicata al crimine come Paolo Pinotti, ordinario di economia e prorettore all'università Bocconi. Via anche i due penalisti che hanno lavorato sulla riforma Cartabia, e cioè Gian Luigi Gatta, docente di diritto penale alla Statale di Milano e Mitja Gialuz, ordinario di procedura penale a Genova e che già aveva fatto parte di diversi gruppi di lavoro proprio per attuare la delega».
«Sotto la mannaia prosegue Rep - di Nordio cadono anche due tecnici come Magda Bianco, funzionaria di Bankitalia, e Giuseppina Muratore, ricercatrice dell'Istat. Ovviamente “silurati” l'ex capo di gabinetto di Cartabia, il sostituto Pg della Cassazione Raffaele Piccirillo, e Anna Maria Tosto, ex procuratore generale a Bari, e anche moglie del presidente della Cassazione uscente Pietro Curzio, che Nordio si accinge tra pochi giorni a salutare ufficialmente».
Abbiamo raccolto in via confidenziale gli umori di un paio dei vecchi componenti che si dicono amareggiati per la decisione di Nordio. Non solo è stata una disposizione inaspettata, considerato pure che, da quando si è insediato a Via Arenula l’ex pm veneziano, c’erano state delle riunioni del Comitato.
Ma poi giudicano sgarbato il gesto con cui sono stati salutati, in copia conoscenza in una email. In realtà il gruppo istituito dalla Cartabia sarebbe dovuto restare in carica per tre anni, quindi non si escludono dei ricorsi, anche se la prestazione era gratuita. A sopravvivere alla decisione di Nordio Giovanni Canzio, Gianluigi Fontana, Luigi Marini, Giuseppe Ondei, Giovanni Salvi e l’avvocato milanese Vinicio Nardo, a cui si vanno ad aggiungere Gian Domenico Caiazza, presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, sostenitore come Nordio della separazione delle carriere. Altro nome di spicco è quello di Vittorio Manes, ordinario di diritto penale a Bologna, nonché avvocato, autore di un volume che già dal titolo dice tutto: “Giustizia mediatica. Gli effetti perversi sui diritti fondamentali e sul giusto processo”.
Arrivano solo due giuriste, Desirèe Fondaroli, diritto penale a Bologna, e Paola Maggio, associata di procedura penale a Palermo. Prima riunione del nuovo Comitato il 2 marzo.