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Nella Foto:Olindo Romano e Rosa Bazzi
La Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due imputati per la strage di Erba del 2006, rigettando la richiesta di revisione del processo presentata dalla difesa. Il giudice ha ritenuto che le nuove prove fornite non fossero sufficienti a rimettere in discussione la sentenza definitiva.
Nel corso dell'udienza, i legali dei due imputati avevano sollevato dubbi circa la testimonianza di Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto alla strage, che inizialmente non aveva riconosciuto Olindo Romano, ma la Cassazione ha confermato che Frigerio aveva riconosciuto l’imputato senza ombra di dubbio quando lo aveva visto uscire dalla casa delle vittime. Secondo la Suprema Corte, la testimonianza di Frigerio è stata coerente con gli eventi e non ha influenzato negativamente la validità delle prove presentate.
Inoltre, la Corte ha respinto le teorie alternative proposte dalla difesa, che suggerivano che altre persone fossero coinvolte nell'omicidio. La Cassazione ha affermato che le dichiarazioni e le prove addotte erano generiche e prive di fondamento, ribadendo che le circostanze esaminate durante il processo di appello erano sufficienti a garantire una condanna.
I supremi giudici hanno sottolineato che la revisione del processo non ha portato a elementi concreti in grado di rimettere in discussione la struttura probatoria che aveva condotto alla condanna definitiva di Romano e Bazzi, confermando la solidità della decisione già presa.