A due giorni dalla risoluzione dell’Associazione Europea dei Giudici (EAJ) che ha stigmatizzato, concordemente con la l’Anm nazionale, la riforma sulla separazione delle carriere e del Consiglio Superiore della Magistratura è arrivato un documento dei membri del Comitato direttivo centrale del gruppo dei CentoUno in cui, a differenza della maggioranza dei magistrati, ci si dice d’accordo con il sorteggio dei membri del Csm, obiettivo al quale starebbe lavorando il governo e in particolare il ministro della Giustizia: «sostenere (come fa l’EAj, ndr) che l’estrazione a sorte non sia coerente con l’esigenza di una scelta democratica nell’ambito della magistratura appare affermazione non condivisibile, sia in considerazione del tipo di organo che i magistrati selezionati devono comporre, sia alla luce delle linee guida indicate nel documento del Consiglio d’Europa del 2007, sia perché il sorteggio è il sistema più oggettivo e democratico di scelta che possa esistere per la magistratura, in quanto è l’unico che, in ossequio anche al principio costituzionale della differenza tra magistrati solo per le funzioni svolte, sceglie in modo oggettivo tra tutti gli eleggibili del corpo elettorale,

senza guardare ad alcuna differenza di tipo culturale fra i suoi esponenti o di appartenenza correntizia». Dunque per le toghe Cristina Carunchio, Giovanni Favi, Ida Moretti e Andrea Reale «La risoluzione appare, in buona sostanza condizionata dai pregiudizi che l’attuale direzione Anm vanta nei confronti del metodo del sorteggio, che, al contrario, ha ricevuto un fortissimo avallo dai suoi iscritti in una consultazione referendaria interna tra soci Anm, tenutasi nel gennaio 2022, nel corso della quale ben il 42% dei votanti si sono dichiarati favorevoli al metodo del sorteggio per la scelta dei componenti togati del Csm». E concludono: «La risoluzione avrebbe dovuto, last but not least, tenere maggiormente in considerazione e rispettare l’esito delle elezioni della nostra Associazione, che conta ben quattro rappresentanti del Comitato direttivo centrale appartenenti a una lista che ha fatto del sorteggio per le elezioni Csm una battaglia associativa da svariati anni».