LA DISSIDENTE RUSSA NUOVA FIRMA DEL DUBBIO

Vietato parlare di guerra. Aleksei Gorinov, sessant’anni, deputato del consiglio del distretto di Krasnoselsky ( Mosca), è stato condannato ieri a sette anni di carcere. «Avete ancora bisogno di questa guerra?». Gorinov ha mostrato coraggiosamente un cartello con questa scritta, durante l’ultima udienza del processo che lo ha visto protagonista. Un poliziotto è letteralmente saltato nella cella in cui si trovava l’esponente politico e ha cercato con le mani di non far vedere il pezzo di carta e di strapparlo dalle mani di Gorinov. Un mormorio di indignazione ha percorso l’aula ed il corridoio del Tribunale. Le disavventure giudiziarie e l’avvio del processo a carico di Gorinov risalgono al 15 marzo, in occasione di una riunione del Consiglio dei Deputati.

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MOSCA IL PRESIDENTE USA: SUBITO UN REFERENDUM

La decisione Corte suprema statunitense , che ha abolito il diritto costituzionale all’aborto sancito dalla sentenza Roe v. Wade del 1973, non ha alcuna base all’interno della Costituzione degli Stati Uniti. Sono le parole del presidente Usa, Joe Biden, annunciando la firma di un ordine esecutivo teso a salvaguardare l’accesso ai farmaci per la contraccezione di emergenza e rafforzare dal punto di vista legale i diritti di chi necessita di questi servizi. Una sfida senza precedenti, quella di Biden alla massima istituzione del sistema politico d’oltreoceano. Secondo il presidente infatti, la decisione degli alti giudici non ha basi giuridiche ma sarebbe dettata da convinzioni politiche personali, il che tradirebbe il mandato della Corte. «Si tratta di un puro e semplice esercizio di potere politico, derivante dall’antipatia che la maggioranza della Corte suprema nutre nei confronti di Roe e del diritto alla privacy dei cittadini», ha detto, aggiungendo che la sentenza della Corte suprema ha «riportato il Paese al diciannovesimo secolo, quando le donne morivano a causa di aborti condotti in condizioni non sicure dal punto di vista sanitario: una realtà terribile a cui Roe aveva messo fine».

L’inquilino della Casa Bianca darà istruzioni al dipartimento della Sanità di adottare maggiori misure per garantire l’accesso alle pillole abortive, l’accesso all’assistenza medica di emergenza per le donne incinta e rafforzare l’accesso ai sistemi di contraccezione. Inoltre chiederà agli avvocati di offrirsi per rappresentare pazienti e cliniche che cercano di affermare i diritti all’assistenza sanitaria. È sulla questione verrà indetto un referendum: «L’unico modo per ristabilire il diritto all’aborto su tutto il territorio nazionale, cancellato dalla decisione della Corte Suprema, è «andare a votare».