«Con gli imprenditori Pietro Cavallotti e Massimo Niceta, sostengo i ricorsi presentati da decine di altri loro colleghi davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo e le proposte di legge presentate al Parlamento italiano volte a riformare, radicalmente, il regime delle misure di prevenzione che sono incompatibili con le regole di uno Stato di diritto e del giusto processo. E sono del tutto inaccettabili e odiose quando, come spesso capita, vengono inflitte a imprese e innocenti». Così Rita Bernardini, capolista nella circoscrizione Isole per la lista Stati Uniti d'Europa, durante il convegno sulle misure di prevenzione dal titolo “Assolti e confiscati. L'esercito degli imprenditori rovinati da una legge da riformare”, che si è svolto a Palermo alla presenza anche di Sergio D'Elia, segretario dell'associazione Nessuno Tocchi Caino, di cui Bernardini è presidente.

«Rita Bernardini è l'unica candidata alle europee ad avere nel proprio programma elettorale la riforma delle misure di prevenzione antimafia - hanno detto gli imprenditori Pietro Cavallotti e Massimo Niceta -. Un tema scomodo di cui nessuno vuole parlare. La sosteniamo semplicemente perché è la persona giusta, con un'evidente forza politica e umana, per fare una battaglia in Europa a difesa delle persone che, da innocenti, si sono viste portare via tutti i sacrifici di una vita, con danni irreversibili alle loro famiglie e a tutto il sistema economico».