Intervista a Marco Cappato, si è autodenunciato per la morte della 69enne malata di tumore e rischia 12 anni

Alle 11.15 di ieri, Marco Cappato ha di nuovo messo piede in una caserma dei carabinieri, autodenunciandosi per aver aiutato Elena, 69enne originaria di Spinea, in provincia di Venezia, a morire in Svizzera. Una scelta che ha fatto diverse volte negli anni. Cappato ha deciso di metterci di nuovo la faccia, questa volta rischiando fino a 12 anni di carcere: il caso di Elena, affetta da una importante patologia oncologica, non rientra tra quelli previsti dalla Consulta. Ma a Cappato questo importa poco: il suo scopo è far riconoscere il diritto all’aiuto al suicidio anche per i malati che non sono tenuti in vita da «trattamenti di sostegno vitale». Ed è proprio per questo che è «pronto a rifarlo». DAL 1981 AL 1986 È STATO CONSIGLIERE DEL CSM

È morto Vincenzo Carbone, Presidente emerito della Corte Suprema di Cassazione. In una nota la Cassazione esprime «commozione e cordoglio». «Dopo aver percorso tutti i gradi della carriera magistratuale ed aver ricoperto gli incarichi di Presidente di sezione e di Presidente aggiunto della Corte Suprema di cassazione, Carbone ne è stato il Presidente dal 24 luglio 2007 al 12 luglio 2010, data del suo collocamento a riposo. La sua dirigenza - si legge- è «stata improntata all’idea della Giustizia come servizio; un servizio attanagliato da una crisi di funzionalità, le cui cause ha individuato e analizzato, con l’obiettivo di rinvenire i possibili rimedi interni all’organizzazione della Corte. Alla sua presidenza risale l’istituzione della sezione ‘ filtro’ – la sesta – sui ricorsi civili. Infatti a seguito della entrata in vigore della legge 18 giugno 2009, n. 69, la Sesta sezione aveva il compito di selezionare i ricorsi immeritevoli di un utile approfondimento ad opera di una Corte di legittimità. Una innovazione che necessitò di appropriate misure organizzative e che, insieme ad altre, portò la Corte ad invertire, nel 2008, la tendenza negativa all’ampliamento dell’arretrato civile, riuscendo a definire più ricorsi di quanti pervenuti».

Il presidente Carbone è stato Vice Presidente della Rete dei Presidenti delle Corti Supreme dell’Unione Europea, ha auspicato, continua la nota della Cassazione «che si giungesse a un’Europa del cittadino oltre a quella del mercato, a un’Europa politica, oltre che a unEuropa economica, da edificare anche sulle fondamenta di una già realizzata Europa dei diritti, affidati ad un giudice europeo» . Nella nota si legge ancora che è stato «autore di numerosi saggi tra i quali si segnalano il primo commentario della Costituzione italiana e gli studi sulle notificazioni e le impugnazioni, ha attivamente partecipato alla Direzione scientifica della rivista “Il Corriere giuridico”.

È stato in due occasioni membro della commissione per la riforma del codice di procedura civile e dal 1981 al 1986 consigliere del Csm. La Corte - conclude la nota - ricorderà il Presidente emerito Vincenzo Carbone con una messa che sarà celebrata, alla presenza dei familiari, il 6 settembre, alle ore 9,00, nella Cappella del Cortile d’onore del Palazzo di Piazza dei Tribunali».