«C'è la sessione di bilancio da considerare, ma mi auguro si possa giungere al via libera definitivo alla riforma della giustizia entro il 2023». Così in una intervista al Tempo il vice ministro della giustizia Francesco Paolo Sisto, che poi osserva: «Questa riforma rappresenta il primo step. Poi ce n'è un secondo, che riguarderà temi altrettanto rilevanti come la prescrizione. Potrebbe esserci qualche altro intervento specifico sulle intercettazioni, sui delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A., sulla riforma della responsabilità medica, su cui c'è una instancabile commissione al lavoro. Quindi si procederà con la separazione delle carriere che è nel nostro programma di governo. Saremo attenti ai lavori in corso presso la commissione Affari costituzionali della Camera, dove si discutono ben quattro proposte di legge in merito. Nutriamo massimo rispetto per le prerogative del Parlamento».

Quanto alle possibili modifiche in sede parlamentare al reato di abuso d'ufficio, per il vice ministro azzurro «i lavori in commissione sono iniziati nel modo giusto, saranno previste audizioni alla ripresa dei lavori parlamentari. La riforma, per noi, è quella giusta, ma se le Camere dovessero pensarla diversamente nessun problema. Le modifiche in sede parlamentare sono sintomo di una democrazia che funziona davvero».