Il presidente francese “riapre” la trattativa con la Russia

Nell’atteso giorno della celebrazione della vittoria sul nazifascismo Vladimir Putin prova a smorzare il conflitto almeno con l’Occidente e la Nato, affermando di non volere «una guerra globale». E incontra una sponda dal leader europeo che più di tutti in questa crisi ha mantenuto il filo diretto con il capo del Cremlino: il francese Macron. Putin: «No al conflitto globale» Macron: «Non umilamo i russi»

Celebrando l’ anniversario della vittoria sul nazismo il Capo del Cremlino smorza i toni Ma non rinuncia a rivendicare l’invasione militare dell’Ucraina, senza mai citarla

Nell’atteso giorno della celebrazione della vittoria sul nazifascismo Vladimir Putin prova a smorzare il conflitto almeno con con l’Occidente e la Nato, affermando di non volere «una guerra globale». E incontra una forte sponda dal leader europeo che più di tutti in questa crisi ha mantenuto il filo diretto con il capo del Cremlino: il francese Macron, per il quale non si può ottenere la pace umiliando Mosca. È probabile che il riavvicinamento sia anche frutto della telefonata di due ore che i due hanno avuto la scorsa settimana. C'era grande attenzione per quello che avrebbe detto Putinin occasione della parata militare sulla Piazza rossa. Il presidente russo ha reso infruttuosa l'attesa non concedendo niente alle previsioni della vigilia, nessuna mobilitazione generale o dichiarazione di guerra totale, ma nemmeno l'uso della parola operazione speciale. Dopo aver assistito alla sfilata di mezzi hi tech e quelli dell'ex armata rossa, Putin ha ringraziato i veterani dichiarando che i russi sono fieri dei loro eroi. Un tentativo di unire la guerra in corso con quella patriottica nel quale non sono mancati i riferimenti, appunto, alla sconfitta dei ' nazisti ucraini'.

Ma i passaggi salienti che riassumono bene quale sia la versione di Mosca, sono quelli nei quali la guerra attuale è stata presentata come una risposta inevitabile all'aggressività occidentale. ' Abbiamo visto l'aumento delle infrastrutture militari, centinaia di consiglieri militari che lavorano e consegne regolari di armi moderne dalla NATO. Il livello di pericolo aumentava ogni giorno. La Russia ha respinto preventivamente l'aggressore. Era necessario, tempestivo e... giusto. La decisione di un paese sovrano, forte, indipendente' ha detto Putin.

Poi la riaffermazione che ' oggi, i volontari del Donbass, insieme ai soldati dell'esercito russo, stanno combattendo sulle loro terre. Ora mi rivolgo alle nostre forze armate e ai volontari del Donbass. State combattendo per la Patria, per il suo futuro, in modo che nessuno dimentichi le lezioni della seconda guerra mondiale – quindi non c'è posto al mondo per carnefici, punitori e nazisti'.

Nessuna prefigurazione di un'estensione del conflitto anche se l'accento forte è stato riservato più volte alla Nato e gli Usa come agenti del disordine e provocatori della guerra. Per il presidente russo ' Nonostante i disaccordi nelle relazioni internazionali, la Russia ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza equa e indivisibile, un sistema che è vitale per l'intera comunità internazionale. ' La Russia ha invitato l'Occidente ad avviare un dialogo onesto, alla ricerca di soluzioni di compromesso ragionevoli, per tenere conto dei reciproci interessi. È stato tutto inutile'. Anzi, ha continuato Putin ' apertamente, erano in corso i preparativi per un'altra operazione punitiva nel Donbass, l'invasione delle nostre terre storiche, compresa la Crimea'.

Alla fine, un'affermazione propagandistica tesa in qualche modo a mettere in difficoltà le cancellerie occidentali: ' Sappiamo che ai veterani americani che volevano partecipare alla parata a Mosca stato praticamente impedito di farlo. Ma voglio che sappiano: siamo orgogliosi delle vostre imprese, del vostro contributo alla vittoria comune. Onoriamo tutti i soldati degli eserciti alleati – gli americani, gli inglesi, i francesi, i partecipanti alla Resistenza e i partigiani della Cina – tutti coloro che hanno sconfitto il nazismo e il militarismo'.

Contemporaneamente però cadevano missili su Odessa dove era in visita il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, costretto a cercare riparo in un rifugio, E mentre Putin parlava la guerra non si è fermata con i russi all'attacco nell'est del paese e Donbass. Le forze ucraine sarebbero riuscite a bloccare l'avanzata, in particolare intorno alla città di Izyum, trampolino di lancio per un assalto più grande.

Ma forse le parole che non mancheranno di far discutere sono quelle di Macron che anche non rispondendo direttamente a Putin ha detto che ' la pace non si costruirà sull'umiliazione della Russia'. Inoltre, contraddicendo Ursula von der Leyen che ha annunciato un pronunciamento per giugno circa l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea, il leader francese non ha nascosto che ' anche se le accordassimo domani lo status di Paese candidato, e spero che si vada veloci, sappiamo tutti perfettamente che il processo che consentirebbe loro l'adesione prenderebbe più anni, probabilmente decenni'.