Il Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge che prevede l’oblio oncologico. I sì sono stati 139. Il ddl, già licenziato dalla Camera, diventa legge.

Si tratta di disposizioni in materia di diritto all’oblio delle persone che sono state affette da patologie oncologiche per prevenire le discriminazioni e tutelarne i diritti. Il testo unificato prevede nei casi di procedure per l’adozione, richiesta di mutui e pratiche bancarie e assicurazioni, così come nelle procedure concorsuali, non sia ammessa la richiesta di informazioni concernenti lo stato di salute relativamente a patologie oncologiche il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta.

«Dopo anni di lavoro finalmente è stata approvata una legge di civiltà che rende giustizia ai pazienti oncologici restituendoli ad una vita giuridica “libera” dalla malattia. Adozioni, mutui, finanziamenti, accesso al lavoro senza limiti e stigma del cancro. Una bella giornata parlamentare! Grazie ai colleghi e alle colleghe che fin dalla scorsa legislatura si sono battute per questo importante obiettivo», ha commentato Beatrice Lorenzin, vicepresidente dei senatori Pd. «Finalmente cancelliamo quella lettera scarlatta che per troppo tempo ha impedito ai pazienti guariti da una malattia oncologica di andare avanti con la propria vita, archiviando il dolore, la paura e la sofferenza che hanno dovuto attraversare - ha aggiunto la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato Licia Ronzulli -. Forza Italia ha fortemente voluto e lavorato a questa legge, nata su impulso di Patrizia Marrocco alla Camera. E il Parlamento ha scritto una pagina di buona politica, dimostrando che su temi tanto delicati e importanti è in grado di unirsi, superando le distanze politiche».