«Le differenze di opinioni tra amanti sono integrazioni dell'amore. Io sono un ex magistrato e non sarei mai contrario all'indipendenza e all'autonomia della magistratura». A dirlo è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo alle domande sulle polemiche sulla riforma della giustizia che «è a tutela degli stessi magistrati. Se una persona può essere sottoposta ad un procedimento valutativo - dice Nordio - più la norma è precisa e chiara, più una persona sa che cosa rischia se non compie bene il suo lavoro».

Questa mattina Nordio è a Caivano (Napoli) ospite alla Giornata della Legalità organizzata dal liceo Braucci, in collaborazione con il ministero della Giustizia. L'evento, che prevede la simulazione di un processo per stalking da parte degli studenti, si sta svolgendo presso l'auditorium dell'Istituto comprensivo ''Don Milani'' di Caivano.

Il processo simulato dai ragazzi del liceo Braucci racconta una storia di persecuzione da parte di un ex fidanzato ai danni di una giovane. «Qualche volta - afferma il ministro Nordio - ci sono state e ci saranno delle incomprensioni, ma l'apertura al dialogo è assoluta. La conferma ci sarà domani, dinanzi al Csm e al Capo dello Stato Sergio Mattarella, quando faremo le nostre dichiarazioni programmatiche».

Sui criteri di valutazione, il guardasigilli spiega che «sono sempre gli stessi: la produttività, la presenza in ufficio, la tempestività nel deposito degli atti e, soprattutto, il rigore logico nel motivarli e nell'aggiornarsi. Il giudizio spetta sempre al Consiglio Superiore della Magistratura e non c'è nessuna interferenza del potere esecutivo e del parlamento. Quindi - aggiunge Nordio - non vedo la ragione di protesta e diffidenza nei confronti di un progetto che è stato elaborato in gran parte dal precedente governo».

Infine, secondo il ministro «una giustizia rapida è l'unica forma di giustizia. Noi stiamo lavorando molto sulla velocizzazione dei processi. La digitalizzazione e il processo telematico serviranno a velocizzare i processi».