Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha attenuato le sue richieste per sedersi al tavolo del negoziato con la Russia e in particolare ha accettato di rinunciare a chiedere il defenestramento del presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive il quotidiano ucraino Kyiv Post. Il giornale, pubblicato in inglese, sostiene che è l’amministrazione Biden che sta cercando di convincere il leader ucraino ad allentare le condizioni. Nei giorni scorsi Zelensky ha dichiarato di essere aperto a «colloqui autentici» con la Russia; e ha delineato cinque requisiti ( alcuni noti, come il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina, la punizione dei crimini di guerra e le riparazioni dei danni di guerra).

Ma contrariamente alle richieste fatte in passato, non ha menzionato tra i requisiti il fatto che Putin debba essere rimosso dal Cremlino. La novità, secondo le fonti, è arrivata dopo giorni di negoziati tra Kiev e Washington, tra cui anche l’incontro faccia- a- faccia tra il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e Zelensky.

Una fonte dell’amministrazione ucraina ha raccontato che, sebbene gli americani non abbiano esplicitamente detto a Zelensky e ai suoi uomini di cambiare posizione, gli hanno detto che Kiev deve dimostrare maggiore «entusiasmo per porre fine al conflitto in modo amichevole e sensato. L’idea - prosegue il quotidiano- è mostrare ancora una volta alla scena internazionale che è l’Ucraina, non la Russia, il partito che cerca la pace».

Intanto il Pentagono ha rifiutato di fornire all’Ucraina i droni a tecnologia avanzata Grey Eagle nel timore che ciò potesse portare a un’escalation del conflitto. Lo scrive il Wall Street Journal, citando funzionari statunitensi. L’amministrazione Biden teme che i droni possano essere utilizzati per colpire obietivi in Russia e quindi innalzare ulteriormente il livello di tensione. Il quotidiano tra l’altro osserva che Washington teme che la tecnologia possa essere rubata sul campo di battaglia e poi copiata dai russi.