CONTE CAPOLISTA IN LOMBARDIA, CAMPANIA, PUGLIA E SICILIA

In attesa di conoscere i nomi dei candidati ai collegi uninominali ( la partita dovrebbe chiudersi oggi) il Movimento 5 Stelle ufficializza la lista degli aspiranti parlamentari blindati al proporzionale. Il deputato “in potenza” Giuseppe Conte - che all’uninominale potrebbe decidere di correre in Campania ( aspettando di capire le scelte di Luigi Di Maio) - sarà capolista in quattro Regioni: Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia. L’ex sindaca di Torino Chiara Appendino fa man bassa di candidature come capolista in tutti e quattro i collegi plurinominali del Piemonte. In Lombardia, oltre allo stesso Conte, tra i capilista figurano la vice ministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, e il fratello dell’ex parlamentare Giorgio Sorial, Samuel. Nella stessa regione c’è spazio per un altro parente eccellente: Davide Buffagni, fratello dell’ex vice ministro del Mise Stefano. L’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho si candida invece nel terzo collegio dell’Emilia Romagna e nel primo della Calabria. Sempre in Calabria, ma per il Senato, sarà candidato anche l’altro pm antimafia scelto da Conte nel “listino” votato dagli iscritti Roberto Scarpinato, capolista anche in Sicilia. L’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costaa corre al primo posto del collegio Campania 1. Tra i capilista per Montecitorio presenti anche i vicepresidenti M5s Riccardo Ricciardi in Toscana e Michele Gubitosa in Campania 2, mentre il notaio Alfonso Colucci corre nel Lazio. Ettore Licheri è capolista nei collegi del Piemonte, in Toscana e in Sardegna, Stefano Patuanelli è capolista in Friuli Venezia Giulia, nel secondo collegio del Lazio e in Campania 2 e la capogruppo uscente di Palazzo Madama, Mariolina Castellone, guiderà il collegio Campania 1.

Ma per uno sparuto gruppo di “salvati”, c’è un esercito di “sommersi” che non nasconde la propria delusione. In Calabria, riferisce l’Adnkronos, c’è chi rinuncia alla candidatura. Come Maria Laface, pronta a declinare il posto di “supplente” ( quelli che subentrano in caso di rinuncia o impossibilità dei “titolari”) nel plurinominale: «Sto riflettendo su questa ipotesi ma per impegni familiari. Sono stata l’attivista più votata in Calabria e sono scivolata in basso nel listino...», dice. Molto amareggiati anche la deputata Elisa Scutellà, al secondo posto nella lista supplenti per il plurinominale Calabria 01, e il senatore Giuseppe Auddino, terzo nel listino per Palazzo Madama. Di umore nero anche Guglielmo Minervino, ex candidato regionale e oggi supplente nel listino calabrese per la Camera.

Nel Lazio non mancano i mugugni per la presenza come capolista del professore universitario Livio De Santoli, già preside della facoltà di Architettura alla Sapienza, Sulle chat dei parlamentari girano vecchi articoli risalenti al 2010, dove il nome di De Santoli, mai indagato, compare in alcune intercettazioni del 2009 legate all’inchiesta sulla “cricca degli appalti”.

Sarà supplente in Sicilia il senatore Steni Di Piazza: «Il mio posizionamento è l’effetto di questo sistema elettorale perverso, perché alle parlamentarie sono arrivato secondo a due voti di distanza dal primo ma sono finito fuori lo stesso. Il listino di Conte? Persone come Scarpinato danno un valore aggiunto enorme e consentiranno al M5S di presentarsi con una coerenza ancora più forte. Sono pronto al passo di lato, si può fare politica anche fuori dal Parlamento». La deputata Antonella Papiro, supplente per il collegio plurinominale alla Camera Sicilia 2 - 01, invece ammette all’Adnkronos: «La scelta di puntare sui listini blindati non mi ha appassionato, sicuramente Conte ha avuto le sue motivazioni. Avrei avuto piacere di continuare le mie battaglie nelle istituzioni. Un pezzo del mio cuore rimane lì».