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Interrogatori per la riapertura del caso Garlasco presso Il Tribunale di Pavia - Pavia, 20 Maggio 2025 (Foto Claudio Furlan/Lapresse) Interrogatories for the reopening of the Garlasco case at The Court of Pavia - Pavia, May 20, 2025 (Photo Claudio Furlan/Lapresse)
«Ho presentato una interrogazione al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito alla vicenda della riapertura delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, la lunga e complessa vicenda processuale del cosiddetto “omicidio di Garlasco” che ha condotto alla condanna definitiva di Alberto Stasi». Lo annuncia in una nota Tommaso Calderone, deputato di Forza Italia e capogruppo degli azzurri in commissione Giustizia.
«Le notizie sull’evoluzione delle indagini preliminari del nuovo procedimento penale che oggi vede indagato Andrea Sempio, sono quotidianamente oggetto di diffusione da parte degli organi di stampa: dalla data dell’interrogatorio dell’indagato, dei testimoni, fino all’esito di una consulenza dattiloscopica eseguita sulle impronte e persino l’ubicazione delle medesime», sottolinea il parlamentare che aggiunge: «il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che, per definizione, è soggetta al segreto istruttorio, ancor di più se si considera che il 21 maggio scorso è stato diramato un comunicato stampa della procura di Pavia dove si fa riferimento agli esiti di una consulenza tecnica eseguita dal Pm che attribuisce ad Andrea Sempio ’l’impronta 33’ ’per la corrispondenza di nr. 15 minuzie dattiloscopiche».
«Si tratta di fatti intollerabili - rileva Calderone - per questo ho chiesto al ministro Nordio se non ritenga che siano stati pubblicati atti d’indagine coperti dal segreto istruttorio e se, alla luce del processo mediatico costruito attorno al caso Garlasco e della conseguente imponente pubblica gogna subita da persone presunte innocenti, non consideri opportuno attivare i propri poteri ispettivi ai fini dell’eventuale esercizio dell’azione disciplinare», conclude. Intanto l’ordine degli avvocati di Milano invita l’avvocata di Sempio, Angela Taccia, a un comportamento «riservato, sobrio e misurato».