La Russia interrompe le forniture di gas di Nord Stream e i prezzi volano in tutta Europa. Landini: «Misure urgenti»

La crisi energetica si aggrava sempre di più, con il prezzo del gas che continua a girare intorno alla soglia dei 300 euro per megawattora. E ieri è arrivata anche la stangata sul dato dell’inflazione, che ha raggiunto l’ 8,4% nel mese di agosto.

«Le chiacchiere non servono - ha detto il segretario Cgil Landini- così non si regge. Il decreto Aiuti bis mette risorse inadeguate per lavoratori e pensionati: c’è bisogno di un intervento urgente per tutelare i salari». Inflazione all’ 8,4 per cento: è record E Mosca chiude i rubinetti del gas

Prezzi così impazziti non si vedevano dal 1984. A trainare i rincari sono i beni energetici(+ 44,9 di agosto) e i beni alimentari. Landini: «Basta chiacchiere»

Un’inflazione così alta, all’ 8,4 per cento, non si vedeva dal dicembre del 1985, quando toccò quota 8,8.

Un dato allarmante, collegato certamente al prezzo schizzato dei prodotti energetici ( si passa dal + 42,9 per cento di luglio al + 44,9 di agosto) ma non solo.

Secondo l’Istat l’indice dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,8 per cento su base mensile. A impazzire è soprattutto il “carrello della spesa”: più 9,7 per cento. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano dal + 9,1 al + 9,7 per cento. E non va meglio nell’Eurozona, dove, secondo le stime diEurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, ad agosto l’inflazione dovrebbe attestarsi al 9,1 per cento su base annua, segnando un nuovo record, in aumento rispetto all’ 8,9 per cento di luglio.

Dati che mettono in allarme la politica e le associazioni di categoria che chiedono al governo interventi immediati e urgenti per salvare il potere d’acquisto dei lavoratori e delle famiglie. Il Codacons parla di una maggiore spesa «pari a + 2.580 euro annui per la famiglia» chediventano «+ 3.352 euro annui per un nucleo con due figli». Per Confesercenti, la corsa dell’inflazione, insieme al caro bollette, rischia di produrre un pesante effetto domino sui consumi e sul Pil: senza un’inversione di tendenza, l’aumento di prezzi e utenze porterà nei prossimi due anni a una minore spesa di 34 miliardi, oltre 1.300 euro in meno a famiglia. E Confcommercio, Ancc- Coop, Ancd- Conad, Federdistribuzione lanciano l’allarme: «La corsa inarrestabile dei prezzi delle materie prime energetiche e un’ inflazione che viaggia intorno all’ 8% - in gran parte determinata proprio dalle tensioni sulle materie prime causate dalla guerra in Ucraina - si sta abbattendo sui bilanci delle imprese del terziario e della distribuzione». A rischio chiusura, secondo le associazioni di categoria, ci sarebbero 120mila imprese del terziario da qui al primo semestre 2023 e 370mila posti di lavoro.

La crisi si abbatte dunque sulla società italiana nel momento peggiore, mentre il Paese è alle prese con una campagna elettorale lunare. Non bastano “tregue” e armistizi, servono soluzioni immediate per contenere i prezzi e tutelare le famiglie e la politica non sembra all’altezza del compito. Inevitabilmente, infatti, le proposte faticano a uscire dalla gabbia dello slogan e ogni ricetta proposta sembra incompatibile con quella del partito rivale.

In questa situazione «le chiacchiere non servono», dice il segretario della Cgil Maurizio Landini. «Così non si regge. Il decreto aiuti bis mette risorse inadeguate per i lavoratori e i pensionati: c’è bisogno subito di un intervento urgente per tutelare salari e pensioni già impoveriti», dice il leader del più grande sindacato italiano. Che poi incalza: «È un momento straordinario e bisogna rispondere con strumenti straordinari, esattamente come abbiamo fatto durante la pandemia».

Le risorse, per il numero uno della Cgil ci sono, ma vanno individuate tra chi le ha: «Vanno ridistribuite, a partire dagli extraprofitti. Far prevalere la logica del profitto a scapito delle persone, sarebbe una doppia ingiustizia oltre che uno schiaffo a chi si trova in difficoltà. Tutelare e proteggere l’occupazione e i redditi non è una scelta ma una necessità», dice Landini, ricevendo il plauso di parte del Pd, del segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e del leader del M5S Giuseppe Conte che estenderebbe la tassazione sugli extraprofitti «alle imprese assicurative, del settore farmaceutico e a tutte quelle che negli anni della pandemia hanno accumulato profitti ingenti dovuti a speculazioni».

Ma mentre ogni forza politica dice la sua per mostrarsi agli elettori l’inflazione morde il potere d’acquisto delle famiglie e rischia di trasformare l’autunno in arrivo in una stagione di veri razionamenti. E mentre i prezzi galoppano, Mosca chiude i rubinetti del gas come arma di guerra, riducendo la produzione al 20 per cento. «Le sanzioni hanno reso impossibile la revisione delle turbine della stazione di avviamento del compressore del gasdotto Nord Stream», dice Alexei Miller, presidente del consiglio di Gazprom.