«Una verità venuta fuori troppo tardi: Beniamino Zuncheddu è entrato in carcere che aveva 26 anni e oggi ne ha quasi 60. Penso che una giustizia giusta non deve aspettare 33 anni, a Beniamino è stata rubata la vita, è stata sottratta la sua gioventù e la sua famiglia è finita in un tritacarne patendo sofferenze psicologiche ed economiche». Così Irene Testa, Garante regionale della Sardegna e tesoriera del Partito Radicale, nel corso della conferenza stampa all'indomani della sentenza che ha assolto Beniamino Zuncheddu dopo 33 anni di carcere.

«Oggi in una giornata così importante dico: chi restituirà a Beniamino questi 33 anni? E soprattutto quando arriverà il risarcimento per quello che ha dovuto patire? Credo che un risarcimento non possa attendere, Beniamino ha già atteso troppo, quindi avvenga in tempi rapidi. Inoltre, in questa giornata di apertura dell'Anno giudiziario sarebbe bello che qualcuno chiedesse scusa a Beniamino Zuncheddu».

Secondo Testa, la vicenda di Beniamino deve servire da «monito per capire quanto è importante che la giustizia italiana rifletta e contribuisca alla riforma - urgente e necessaria - affinché non vi siano mai più Beniamino Zuncheddu nel nostro paese».