Stupore e amarezza è la reazione dei 340 idonei direttori giustizia (ed anche dei 367 idonei cancellieri esperti), in attesa da mesi del Dpcm che disponga lo scorrimento delle loro graduatorie e quindi la loro conseguente assunzione. Il 10 febbraio è stato infatti reso noto dal Dipartimento della Funzione Pubblica che “… l’iter di predisposizione dei Dpcm, avviato dal Dipartimento della funzione pubblica già dal mese di settembre, è tuttora in corso…” e “che il ministero della Giustizia non ha ancora ultimato la trasmissione della documentazione necessaria ai fini dell’inserimento nel Dpcm di autorizzazione alle assunzioni e che, allo stato, è in fase di predisposizione il provvedimento di autorizzazione riferito ad un primo gruppo di amministrazioni per le quali l’istruttoria è stata definita”.

Si evince quindi che non sarebbe il ministero della Giustizia a dover attendere l’autorizzazione da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica ma, al contrario, che sarebbe lo stesso ministero della Giustizia a non aver ancora completato l’attività istruttoria di sua competenza e che nel primo gruppo di amministrazioni autorizzate ad assumere non vi sarebbe il ministero della Giustizia.

Il ministero di Via Arenula, in risposta a recente interrogazione a risposta immediata in Commissione Giustizia, aveva infatti invece affermato: “Riguardo alla assunzione dei 689 idonei dalla graduatoria del concorso per cancelliere esperto e dei 340 idonei dalla graduatoria del concorso per direttore, richieste entrambe nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione per il triennio 2022-2024 approvato con decreto ministeriale del 30 giugno 2022 n. 1901, si è ancora in attesa della autorizzazione da parte del competente Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri”.

A renderlo noto il portavoce del Comitato Idonei Direttori Giustizia, l’avvocato Giandiego Monteleone: «Resta da capire quindi, risolta la questione della proroga delle graduatorie in scadenza con la prossima conversione del dl Mille proroghe, quando saranno assunti gli idonei direttori e cancellieri esperti. Le legittime aspettative dei candidati e le gravi scoperture di organico negli uffici giudiziari impongono ai ministeri interessati una risposta celere. In queste ore abbiamo avviato contatti con politici e sindacati di categoria, riscontrando con soddisfazione l’annuncio della prima interrogazione sul punto al ministero della Giustizia e Funzione Pubblica da parte dell’onorevole Devis Dori».