«Sulla riforma Cartabia serve un'operazione verità: è assolutamente falso che sia a favore di coloro che commettono reati. Il ministero della Giustizia ha una linea molto chiara: la riforma può e deve essere modificata laddove, come può accadere per tutte le riforme, emergano isolate criticità, ma non ci saranno stravolgimenti. Quelle norme sono state ratificate dall'Europa e sono necessarie ai fini dei fondi del Pnrr». Così a Tgcom 24 il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. «Ci saranno correttivi chirurgici - ha proseguito - ma la riforma sarà convintamente sostenuta. I cittadini hanno il diritto di sapere in tempi rapidi se sono ritenuti responsabili o meno di quello che viene loro ascritto».

«Sull'abuso d'ufficio non è ancora scritto da nessuna parte che tipo di intervento verrà proposto. Il ministero sta valutando se abolire il reato o modificarlo. Stiamo vagliando le soluzioni più razionali e utili, poi ovviamente deciderà il Parlamento» ha aggiunto Francesco Paolo Sisto.

«Tenere in piedi questo reato così com'è - osserva ancora l'esponente FI - non ha alcun senso: da un lato, con oltre il 90% di proscioglimenti, si disperdono preziose energie giudiziarie; dall'altro, si tengono comunque gli amministratori “sotto schiaffo”, costringendoli inutilmente a bloccare l'azione amministrativa e, spesso, a fare un passo di lato a causa di pendenze che poi si risolvono in un nulla di fatto».