Nessun piccione venne maltrattato a Firenze nell’estate del 2018 durante le riprese per Netflix del film Six Underground e il regista statunitense Michael Bay è stato prosciolto con «sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste». Lo ha deciso, come riporta oggi «La Nazione», il giudice dell’udienza pre-dibattimentale del Tribunale di Firenze Paolo De Meo.

Michael  Bay, noto regista autore di diversi blockbuster (da «The Rock» alla saga di «Transformers») era stato rinviato a giudizio per le presunte sevizie inflitte ai pennuti usati durante alcune scene girate nel capoluogo toscano. Per il giudice Paolo De Meo il fatto non sussiste, in quanto, si legge nella sentenza «nessuno dei presenti ha rinvenuto piccioni rimasti a terra», né ha mai fatto menzione di «un impatto fra l’auto e i pennuti».

Secondo l’accusa, Bay (difeso dall’avvocato Fabrizio Siggia) avrebbe sottoposto - in concorso con altri tre soggetti - «circa 40 piccioni a sevizie e comportamenti, fatiche e lavoro insopportabili per le loro caratteristiche etologiche - si leggeva nell’avviso di chiusura indagini fatto notificare dalla pubblico ministero Christine Von Borries - dato che gli stessi venivano scagliati dall’alto verso il basso circa 6/7 volte contro l’autovettura sportiva di colore verde nel momento in cui passava davanti a loro a forte velocità». L’inchiesta era nata dalla segnalazione di un fotografo fiorentino, che aveva filmato alcuni momenti di una spettacolare scena di inseguimento girata nel centro di Firenze. Raccolta la segnalazione, la pm Von Borries aveva aperto un fascicolo, contestando il reato di maltrattamento di animali.

A gennaio 2023, il giudice aveva poi accolto l’eccezione e stralciato la posizione del regista: in quanto la Procura non aveva tradotto gli atti di chiusura indagini in inglese (ovvero la lingua di Bay). E due giorni fa, in udienza pre-dibattimentale, è arrivato il non luogo a procedere. «Tutti i dichiaranti hanno inoltre dichiarato - si legge negli atti - che dopo le scene, i piccioni (addestrati), hanno fatto regolarmente ritorno presso il loro allevamento». Bay fa inoltre sapere che «da convinto è noto animalista è molto soddisfatto che la giustizia italiana abbia riconosciuto il suo rispetto e tutela degli animali».