IL DISCORSO SULLO STATO DELL’UNIONE A STRASBURGO

La solidarietà dell'Europa nei confronti dell'Ucraina rimarrà incrollabile. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, pronunciato indossando un tailleur giallo e blu, i colori della bandiera di Kiev.

«Fin dal primo giorno, l'Europa è stata al fianco dell'Ucraina con armi, fondi, ospitalità per i rifugiati e con le sanzioni più dure che il mondo abbia mai visto - ha scandito von der Leyen - il settore finanziario della Russia è in crisi e voglio essere molto chiara: le sanzioni sono destinate a rimanere».

Secondo la presidente della commissione «questo è il momento di mostrare determinazione, non acquiescenza», perché «questa è una guerra alla nostra energia, una guerra alla nostra economia, una guerra ai nostri valori e una guerra al nostro futuro». Si tratta, ha continuato, «di autocrazia contro democrazia, e sono qui con la convinzione che, con coraggio e solidarietà, Putin fallirà e l'Europa prevarrà».

La presidente si è poi soffermata sull’avvicinamento tra Kiev e Bruxelles, sottolineando che «la Commissione collaborerà con l'Ucraina per garantire un accesso senza soluzione di continuità al mercato unico». Questo perché, secondo von der Leyen, «il nostro mercato unico è una delle più grandi storie di successo dell'Europa ed è ora di renderlo un successo anche per i nostri amici ucraini».

Per poi annunciare una visita a Kiev, dove ha discusso della materia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al discorso ha assistito anche la moglie di Zelensky, Olena Zelenska, accolta con un lungo applauso dal Parlamento europeo.

Ma von der Leyen ha anche affrontato il tema dell’aumento del prezzo dell’energia, specificando che «milioni di europei hanno bisogno di sostegno». Per poi definire «non sufficienti» i miliardi di euro già investiti dai governi degli stati membri. Per questo, ha proseguito, «proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo» per raccogliere «più di 140 miliardi di euro per attutire il colpo».

Ancora nessun accordo però in Ue sul tetto al prezzo del gas, che dovrebbe arrivare sul tavolo dei vertici europei entro fine settembre».