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IL GOVERNO VUOLE CONTENERE GLI EFFETTI DELLE SANZIONI RUSSE
A umentare le forniture energetiche, in particolare di gas, da altri partner internazionali. È questo l’obiettivo del governo italiano per le prossime settimane, nel tentativo di emanciparsi dalla dipendenza dal gas russo, che costituisce circa la metà del nostro fabbisogno energetico. Muovendosi su questa linea, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si è recato ieri in visita ad Algeri, assieme all’ad di Eni, Claudio Descalzi, e un rappresentante del ministero per la Transizione energetica.
«L’Algeria, da sempre fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale», ha detto il titolare della Farnesina, specificando «l’impatto che la crisi tra Russia e Ucraina rischia di avere sulla sicurezza energetica italiana ed europea» e sottolineando l’impegno per «mitigarne gli effetti».
D’altronde lo aveva spiegato anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’informativa in Parlamento nella quale aveva rimarcato gli errori fatti negli scorsi decenni quando l’Italia ha via via aumentato la propria dipendenza dal gas russo diminuendo l’estrazione di quello presente nel nostro territorio.
E così ad Algeri Di Maio ha avuto colloqui con il presidente Abdelmadjid Tebboune, con il ministro degli Esteri Ramtane Lamamra e con il ministro dell’Energia Mohamed Arkab. Con Lamarra, ha detto Di Maio, «abbiamo discusso anche di come aumentare la nostra collaborazione sulle energie rinnovabili nel campo dell'eolico, del solare e dell'idrogeno verde, anche adattando le infrastrutture del gas per il trasporto dell’idrogeno» . Una visione a lungo termine che andrà oltre il fabbisogno attuale legato alla guerra in Ucraina, tanto che in primavera si terrà a Roma la prossima sessione del dialogo strategico tra Italia e Algeria. Ma la situazione tra Mosca e Kiev resta grave e per questo, ha aggiunto Di Maio, «il governo italiano è impegnato a fronteggiare con la massima determinazione ogni effetto delle sanzioni alla Russia e la visita ad Algeri è la testimonianza evidente che non perderemo neanche un minuto per farlo». Se necessario, ha concluso, «siamo pronti a fare di più con i nostri partner europei ed atlantici» circa le sanzioni contro la Russia.