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Dalla conferma delle assoluzioni nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia al nuovo processo di Appello disposto nei confronti di Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder, già condannati a 22 e 24 anni per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, passando per la decisione di spostare il processo alla Juventus da Torino a Roma fino a una prima conferma dell'accusa di associazione mafiosa per il clan Casamonica: il 2023 è stato scandito da sentenze importanti per la Corte di Cassazione, chiamata a esprimersi, nell'anno che sta per chiudersi, su alcuni dei principali fatti nazionali.
Ecco in sintesi alcune delle sentenze decise dagli ermellini
24 gennaio. La Corte di Cassazione conferma la sentenza della Corte di Appello di Firenze per il risarcimento dei danni di amianto nello stabilimento Solvay di Rosignano (Livorno). È la prima sentenza passata in giudicato contro la multinazionale. Gli ermellini hanno rigettato il ricorso della Solvay Chi Italia Spa che ha contestato ben due sentenze a favore di un operaio che ha contratto placche pleuriche e ispessimenti da amianto, per meno di 3mila euro di risarcimento.
31 gennaio. “Le modalità con cui riconoscere il diritto” dei nonni “a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni devono essere risolte alla luce del primario interesse del minore”. Lo sottolinea la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso di due genitori contro la decisione dei giudici di Milano che avevano accordato la possibilità ai nonni paterni di incontrare i nipoti minorenni. All'origine della vicenda, c'erano i forti dissidi fra la coppia di genitori e i nonni paterni che si sono rivolti inizialmente al tribunale dei minorenni di Milano ''lamentando di non poter più incontrare i nipoti a causa degli ostacoli frapposti dai genitori''. Il tribunale aveva quindi accolto la domanda stabilendo le modalità in cui dovevano avvenire gli incontri. Il caso è poi passato alla Corte d'appello di Milano che ha confermato la decisione spiegando che, anche in seguito a una consulenza tecnica svolta dal tribunale ''non sussisteva un reale pregiudizio per i due nipotini nel passare del tempo con i nonni e lo zio paterni, apparsi sinceramente legati ai nipoti''.
I giudici di Appello inoltre avevano incaricato i servizi sociali di vigilare sulla situazione dei due bambini e di regolamentare i loro incontri con i nonni e lo zio paterni''. Contro questa decisione però i genitori si sono rivolti alla Cassazione che ha accolto il loro ricorso, rinviando però la questione nuovamente ai giudici d'Appello milanesi, che ora dovranno rivedere il caso alla luce del superiore interesse del minore.
24 febbraio. La Cassazione rigetta il ricorso della difesa di Alfredo Cospito, l'anarchico che ha portato avanti un lungo sciopero della fame contro il regime del 41bis al quale è sottoposto. I supremi giudici, che hanno rigettato il ricorso della difesa di Cospito, non hanno accolto la richiesta della procura generale che nella requisitoria scritta aveva chiesto di annullare con rinvio per un nuovo esame l'ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Roma del 1 dicembre 2022 che aveva confermato il 41bis per l'anarchico.
7 marzo. Diventa definitiva l'assoluzione per l'ex governatore siciliano Raffaele Lombardo dalle accuse di concorso esterno e da quella di corruzione elettorale aggravato dall'avere favorito la mafia. I giudici della Sesta sezione penale della Cassazione hanno dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale di Catania confermando la sentenza del gennaio 2022 che, nell'Appello bis, aveva assolto Lombardo. Con questa decisione i supremi giudici non hanno accolto le richieste della procura generale della Cassazione che aveva sollecitato, invece, un annullamento con rinvio della sentenza e un nuovo esame da parte dei giudici di secondo grado.
7 marzo. Diventano definitive le condanne per l'omicidio dell'avvocato ed ex parlamentare di Alleanza Nazionale, Enzo Fragalà, ucciso a bastonate sotto il suo studio legale a Palermo nel febbraio del 2010. I giudici della Prima sezione penale della Cassazione hanno rigettato i ricorsi presentati dalle difese degli imputati Antonino Abbate, Francesco Arcuri e Salvatore Ingrassia.
15 marzo. Appello bis per Gabriel Natale Hjorth per il concorso nell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate il 26 luglio del 2019 a Roma mentre per Finnegan Lee Elder per le sole aggravanti e per l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. E' la decisione dei giudici della prima sezione penale della Cassazione che hanno annullato con rinvio a una nuova sezione della Corte d'Appello di Roma la sentenza che aveva condannato a 24 anni Elder e a 22 Hjorth. La procura generale aveva chiesto invece la conferma delle condanne. ''La Corte ha evidentemente riconosciuto la fondatezza delle nostre censure sugli errori compiuti dai giudici di merito che avevano ritenuto il concorso di Gabriel Natale nell'omicidio. Una affermazione incompatibile con tutti i risultati della prova'' ha commentato dopo la sentenza l'avvocato Francesco Petrelli, difensore insieme al collega Fabio Alonzi, di Gabriel Natale Hjorth.
27 aprile. Definitive le assoluzioni per gli ex ufficiali del Ros, il generale Mario Mori, il generale Antonio Subranni e l'ufficiale dei carabinieri Giuseppe De Donno e per l'ex senatore Marcello Dell'Utri nel processo sulla presunta trattativa tra Stato-mafia. I giudici della Sesta Sezione Penale della Cassazione hanno confermato le assoluzioni per Mori, De Donno e Subranni annullando senza rinvio la sentenza con la formula ''per non aver commesso il fatto''. ''Sono parzialmente soddisfatto considerando che per 20 anni mi hanno tenuto sotto processo. Ero convinto di non avere fatto nulla, il mio mestiere lo conosco, se avessi sbagliato me ne sarei accorto'' commenta il generale Mori uscendo dal 'Palazzaccio' dopo la sentenza.
9 maggio. Cassazione su saluto romano: no attenuanti, ostentazione ritualità fascista. ''I ricorsi omettono completamente di confrontarsi con il significato ideologico, di comunanza d'intenti e di vitalità delle azioni poste in essere dai 'camerati' oggetto di commemorazione, che secondo i giudici di merito caratterizza il richiamato rito del 'presente', dotato di particolare forza suggestiva e capacità di convinzione ideologica, nonché di palese ostentazione di una precisa e formale ritualità fascista, carica di significati ideologici, e che manifesta una piena adesione a detti valori". Così la prima sezione penale della Cassazione nel motivare la sentenza che ha confermato la condanna a un mese e 10 giorni e 300 euro di multa della Corte di Appello di Milano nei confronti di alcuni imputati per aver fatto il saluto romano durante una commemorazione per Sergio Ramelli, ucciso nel 1975, e per Enrico Pedenovi e Carlo Borsani.
7 giugno. La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Quarta Penale rigettando i ricorsi della Procura Generale di Palermo e del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha confermato la riparazione per ingiusta detenzione nei confronti di Bruno Contrada così come statuito dalla Corte di Appello Sezione Prima. ''Dopo otto lunghi anni sono state poste in esecuzione le due sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'uomo che hanno sancito che il procedimento a carico del dottore Bruno Contrada è stato fin dall'inizio illegittimo ed illegittima era la condanna, totalmente scontata dal mio assistito'', ha detto l'avvocato Stefano Giordano, legale dell'ex 007. ''La Cassazione ha messo una pietra tombale ad un massacro mediatico e giudiziario vergognoso e putrido che ci ha portati alla vittoria finale.- dice - Siamo giunti a tale risultato finale soltanto perché il dottore Contrada è rimasto vivo nonostante tutta la sofferenza inflittagli. Per quanto riguarda il nostro studio per la tenacia e la determinazione nonché la fede in Dio che mi ha sempre accompagnato nonostante tanti tristi momenti''.
7 luglio. La Cassazione ha confermato l'assoluzione nei confronti di Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli, genitori dell'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e attuale leader di Italia Viva, nel processo per emissioni di fatture false. In particolare, i giudici della Suprema Corte hanno dichiarato inammissibile il ricorso del Procuratore generale della Corte di appello di Firenze contro la sentenza di assoluzione emessa il 18 ottobre 2022.
18 agosto. Cassazione respinge il ricorso della Lega: “rifugiati non sono clandestini”. Chi arriva in Italia per chiedere protezione non può essere chiamato ''clandestino'', neppure in un manifesto politico. Lo ha stabilito la sentenza della Cassazione depositata ad agosto concludendo una vicenda iniziata nel 2016, quando, per contrastare l'assegnazione di 32 richiedenti asilo a un centro di assistenza messo a disposizione da una parrocchia di Saronno (Milano), la Lega aveva convocato una manifestazione affiggendo cartelli con il testo “Saronno non vuole i clandestini. Vitto, alloggio e vizi pagati da noi. Nel frattempo, ai saronnesi tagliano le pensioni e aumentano le tasse, Renzi e Alfano complici dell'invasione”.
26 agosto. Allusioni sessuali a collega giustificano licenziamento. Le allusioni a sfondo sessuale a una collega giustificano il licenziamento del lavoratore, anche se fatte senza volontà di offendere e in un clima di goliardia. Lo ha stabilito una la sentenza della sezione lavoro della Corte di Cassazione. I giudici di piazza Cavour hanno infatti respinto il ricorso di un lavoratore, impiegato in un'azienda in Toscana, contro la decisione della Corte d'appello di Firenze che confermava il pronunciamento del tribunale di Arezzo che aveva dichiarato legittimo il suo licenziamento per "aver tenuto comportamenti consistenti in molestie sessuali in danno di una giovane collega neoassunta con contratto a termine e assegnata a mansioni di addetta al banco del bar".
La Corte aveva ritenuto che il comportamento addebitato all'uomo, denunciato in due diverse occasioni dalla lavoratrice alla direzione aziendale, consistito in allusioni verbali e fisiche a sfondo sessuale, comunque indesiderato e oggettivamente idoneo a ledere e violare la dignità della collega, costituisse giusta causa del licenziamento "a nulla rilevando che fosse assente la volontà offensiva e che in generale il clima dei rapporti tra tutti i colleghi fosse spesso scherzoso e goliardico".
6 settembre. Il processo sui conti della Juventus si sposta a Roma. I giudici della Quinta sezione della Cassazione dichiarano l'incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti alla Procura di Roma.La Suprema Corte era chiamata a esprimersi sulla competenza territoriale del processo di Torino e all'udienza camerale che si è discussa oggi la Procura generale aveva ribadito quanto già esposto con una memoria a luglio, chiedendo lo spostamento del procedimento a Milano, sede della Borsa. Lo spostamento dell'inchiesta a Roma o a Milano era stato chiesto dalle difese. È stato il gup del tribunale di Torino a chiedere il parere della Cassazione. Nel procedimento figurano 12 indagati, tra gli ex vertici del club bianconero, e la stessa società. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di aggiotaggio, false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza Consob e false fatturazioni.
13 ottobre. La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla difesa di Amanda Knox contro la condanna a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. I supremi giudici della Quinta sezione penale hanno annullato con rinvio la sentenza disponendo un nuovo processo davanti alla Corte di Assise d'Appello di Firenze per Knox, già assolta in via definitiva insieme a Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. L'impugnazione è avvenuta sulla base di una pronuncia della Corte europea per i diritti dell'uomo.
19 ottobre. La Corte di Cassazione ha sostanzialmente confermato le responsabilità in relazione ad alcune accuse per Silvana Saguto, l'ex presidente della Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo radiata dall'ordine giudiziario. I supremi giudici della sesta sezione penale, presieduta da Giorgio Fidelbo, hanno infatti dichiarato irrevocabile la sentenza di Appello in alcuni punti, riqualificato altri capi di imputazione, dichiarato prescritte altre accuse e pronunciato assoluzione per alcune imputazioni contestate agli imputati. L'ex magistrata in Appello, con la sentenza emessa il 20 luglio del 2022, dai giudici di Caltanissetta era stata condannata a 8 anni e 10 mesi, quattro mesi in più del primo grado. Il processo vede un totale di dodici imputati.
31 ottobre. La Corte di Cassazione ha dichiarato prescritto il reato di falso contestato al maresciallo Roberto Mandolini e al carabiniere Francesco Tedesco nell'ambito del caso di Stefano Cucchi. I giudici della prima sezione penale hanno annullato senza rinvio perché il reato è estinto per prescrizione la sentenza di Appello bis che aveva condannato a tre anni e sei mesi Mandolini, all'epoca dei fatti comandante della stazione Appia, e a due anni e quattro mesi Tedesco, il militare che con le sue dichiarazioni ha fatto riaprire le indagini sulla morte di Cucchi. Il sostituto procuratore generale della Cassazione Antonietta Picardi aveva chiesto invece di dichiarare l'inammissibilità dei ricorsi.
5 dicembre. Il clan Casamonica è un’associazione mafiosa. La Cassazione, con una sentenza pronunciata il 24 novembre scorso, ha riconosciuto l'impianto accusatorio della Direzione distrettuale antimafia di Roma nell'inchiesta, coordinata dal pm Edoardo De Santis, che nel 2020 ha portato all'operazione “Noi proteggiamo Roma”, con una ventina di arresti. In particolare, i supremi giudici hanno confermato l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso per quattro esponenti del clan come affermato già dalle sentenze di primo e secondo grado dopo il processo con rito abbreviato: si tratta di Guerrino Casamonica detto Pelè, condannato in Appello nel dicembre 2022 a 10 anni e due mesi di reclusione, Cristian Casamonica a 8 anni, Sonia Casamonica a 7 anni e Daniele Pace, invece a 6 anni.
Con la sentenza, i giudici di piazza Cavour hanno dichiarato due dei ricorsi presentati dagli imputati inammissibili e altri due sono stati rigettati. Per una quinta posizione relativa a Griselda Filipi, per la quale era stato riconosciuto il 416bis in secondo grado, è stato invece disposto un appello bis sul punto.
(Adnkronos – di Assunta Cassiano e Daniele Dell'Aglio)