LO SCOOP DEL NEW YORK TIMES

Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni d'intelligence che hanno permesso agli ucraini di colpire ed uccidere dodici generali russi.

Lo scrive il New York Times citando alti dirigenti americani. Insomma, l’impegno degli Stati uniti, il suo livello di ingaggio in questa guerra sembrerebbe assai più alto di quanto dichiarato fino a questo momento dalla Casa bianca. SECONDO GIORNO DI BATTAGLIA ALLE ACCIATERIE AZOVSTAL PUTIN SI SCUSA PER LE PAROLE ANTISEMITE DI LAVROV

Lo rivela il New York Times, il Pentagono furioso prova a smentire: «Siete degli irresponsabili »

«Non forniamo informazioni di intelligence con l'obiettivo di uccidere generali russi», la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, ha commentato così l'articolo del New York Times secondo il quale gli Usa avrebbero fornito dettagli agli ucraini per eliminare, come successo, alcuni alti gradi dell'esercito russo. L'articolo ha creato molto malumore alla Casa Bianca che ha definito ' irresponsabile' la pubblicazione dello scoop. Secondo il Consiglio l'unica ragione per cui gli ' gli Stati Uniti forniscono informazioni sul campo è per aiutare gli ucraini a difendere il loro Paese'.

La Russia ha colto immediatamente la palla al balzo per attaccare. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che Mosca è ben consapevole che gli Stati Uniti, il Regno Unito e altri paesi della NATO stanno costantemente fornendo intelligence all'esercito ucraino. ' Insieme al flusso di armi che questi paesi stanno inviando in Ucraina - ha aggiunto Peskov-, queste sono tutte azioni che non contribuiscono al rapido completamento dell'operazione in Ucraina'. Ciò nonostante la Russia si è mostrata sicura di portare a termine i propri obiettivi ancora in realtà non del tutto svelati.

Intanto al centro della guerra rimane la battaglia per la conquista delle acciaierie Azovstal a Mariupol. Gli estremi difensori asserragliati nel complesso industriale hanno comunicato che il sito è sotto un inferno di fuoco. ' Assalto senza sosta, anche di notte con la regolazione del fuoco dei droni. In alcune zone, le ostilità sono già oltre la recinzione dello stabilimento', ha riferito un consigliere del sindaco della città Petro Andriushchen-ko. Secondo gli ucraini le zone residenziali vicine all'impianto hanno dovuto evacuare urgentemente da sole senza preavviso, questo nonostante da ieri fossero stati stabiliti tre giorni di tregua per l' evacuazione di civili e feriti.

Di tenore completamente opposto le dichiarazioni russe che affermano come i corridoi umanitari stanno funzionando e che resta in vigore l' ordine dato da Putin qualche giorno fa di circondare Azovstal ma di sospendere gli attacchi. In ogni caso 344 persone evacuate in questi giorni sono arrivati a Zaporozhzhia su autobus carichi per la maggior parte di donne, bambini e anziani.

Ieri a Varsavia si è tenuta una conferenza internazionale di paesi donatori per raccogliere fondi per l'Ucraina. Il risultato è stato di 6,5 miliardi di dollari. In un video discorso ai delegati, il presidente Zelensky ha invitato i leader mondiali a investire nella ricostruzione del dopoguerra, si profila una sorta di nuovo piano Marshal diretto a rimettere in piedi un intero paese con economia e infrastrutture devastate dopo soli due mesi di guerra.

Sembra invece rientrata la crisi tra Kiev e Berlino scaturita dalla contrarietà ucraina ad ospitare una visita del presidente tedesco Steinmeier accusato di legami troppo stretti con la Russia. Tra i due infatti si è svolto un colloquio telefonico nel quale sarebbero state chiarite le incomprensioni precedenti e la massima carica politica della Germania è stata invitata a Kiev insieme al cancelliere Olaf Scholz. Un atto non indifferente visto che proprio il premier aveva ripetuto non molto tempo fa che il ' disinvito' del presidente fosse un problema per il governo e per il popolo tedesco.

Infine una curiosità: in serata Putin ha chiesto scusa a Israele per le parole antisemite pronunciate dal ministro Lavrov sulla tv italiana che aveva definito Adolf Hitler «anche lui un ebreo»,