L'ex sindaco di Lodi Simone Uggetti è stato assolto in Appello a Milano dall'accusa di turbativa d'asta per la gara relativa alla gestione delle piscine scoperte.

Uggetti è stato assolto assieme ai due coimputati, l'avvocato Cristiano Marini e il vicesegretario del Comune di Lodi, Giuseppe Demuro. I tre sono stati ritenuti dalla corte “non punibili” per la “particolare tenuità del fatto”. Si conclude così dopo 7 anni la vicenda giudiziaria che ha travolto l'ex sindaco Pd, a cui erano giunte anche le scuse dell’ex ministro pentastellato Luigi di Maio. “Dopo 7 anni di sofferenza è emersa la verità: abbiamo agito nell'interesse pubblico”, ha commentato l’ex sindaco. 

In primo grado Uggetti era stato condannato a 10 mesi di reclusione, poi due anni fa era arrivata l'assoluzione in Appello. La procura di Milano, però, aveva presentato ricorso in Cassazione. Gli ermellini avevano stabilito che dovesse svolgersi un nuovo processo di Appello la cui sentenza, arrivata oggi, ha confermato l'assoluzione.

Uggetti “è stato definitivamente assolto dall'accusa di turbativa d'asta, dopo esser stato arrestato, incarcerato e condannato in primo grado. Giustizia è fatta. Una bella notizia, dopo un calvario giudiziario che dura dal 2016”, commenta Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd. "Sono davvero molto contento, per Simone e le altre persone coinvolte in questa vicenda lunga sette anni, dolorosa per loro e le loro famiglie. La sentenza di oggi, pur non ripagando le sofferenze di questi anni, fissa definitivamente la verità”, dice Lorenzo Guerini.