Scrivo a voi con la profonda speranza di essere ascoltato da una delle poche testate giornalistiche che hanno a cuore i diritti dei cittadini e dei detenuti magari anche passati ingiustamente in un calvario giudiziario. Sono un ragazzo di 27 anni (25 all’epoca dei fatti) che è stato definitivamente assolto in un procedimento penale. Come tanti ragazzi della mia età sono alle prese con le difficoltà dei nostri tempi, non lavoro e non ho dunque redditi personali, sono completamente a carico quindi di mio padre convivente.

Stavo compilando le pratiche per la futura richiesta di rimborso spese legali (spese onerose per una famiglia monogenitoriale visto che mia madre è deceduta molto anni fa) ma mi accorgo che tra le varie postille del ministero Giustizia si fa riferimento ai bonifici effettuati che nel mio caso materialmente sono stati effettuati ai legali in mia difesa da mio padre non avendo io appunto redditi, ovviamente le fatture sono tutte intestate a me, ma sarebbe assurdo e tragicomico non poter accedere al fondo di ristoro dopo tanta sofferenza per un cavillo del genere quando ripeto di nuovo sono completamente a carico di mio padre, chi avrebbe dovuto pagare il legale? Allo stesso modo non avrei potuto neppure chiedere il gratuito patrocinio in quanto pur senza redditi per accedervi concorre l’intero reddito famigliare che appunto con la presenza di papà mi fa superare la soglia massima, quindi nemmeno il gratuito patrocinio poteva fungere da valida alternativa.

È veramente un cavillo ridicolo, comunque parliamo di una spesa sostenuta dal nucleo famigliare (il quale allo stesso modo dell’imputato soffre ed è coinvolto nel procedimento penale del proprio caro) che oggi come oggi pesa, per di più ingiusta vista l’assoluzione, si potrebbe benissimo eliminare senza stravolgere le fondamenta della norma.

Penso all’illogicità di questo paletto anche al di fuori del mio caso specifico: chi è in carcere (e verrà poi assolto) sottoposto a misura cautelare, come fa a fare il bonifico materialmente? Ovvio che dovrà provvedere un familiare, chi non ha nessuno e deve autorizzare qualcun altro? Una volta assolti si troveranno con la grande beffa di non poter accedere al ristoro per un cavillo fatto apposta per cercare di ridurre le spese.

VI PREGO DI AIUTARMI E DI DARMI VOCE...

E visto che il Bando per il Prossimo anno deve essere pubblicato di portare all’attenzione della stampa il mio caso è quello di tutti coloro i quali pur non avendo redditi personali in un nucleo familiare più ampio non possono da un lato avere il gratuito patrocinio dall’altro dovrebbero pagare necessariamente il legale con il proprio conto per accedere a un giusto ristoro dopo le tribolazioni causate dallo stesso Stato Italiano, forse si potrà cambiare questa "regola" insulsa per gennaio.

M.L.