Lunedì 29 Dicembre 2025

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«Abramovich avvelenato? Qualcosa non torna...»

PARLA IL TOSSICOLOGO

30 Marzo 2022, 01:25

13 Dicembre 2025, 16:52

«Abramovich avvelenato? Qualcosa non torna...»

PARLA IL TOSSICOLOGO

«Sono segni molto diversi uno dall’altro» quelli riportati sui media come sintomi del presunto avvelenamento che sarebbe avvenuto al tavolo dei negoziati Ucraina- Russia ai danni dell’oligarca russo Roman Abramovich e di altri due negoziatori. Secondo l’analisi di Carlo Locatelli, responsabile Centro antiveleni e Centro nazionale di informazione tossicologica dell’Irccs Maugeri di Pavia, «i sintomi riferiti sono, a mia conoscenza, un qualcosa che complessivamente non è caratteristico di nessuna sindrome classica» da avvelenamento. «Una lacrimazione importante è spia di una sindrome che potrebbe essere in linea con l’uso di agenti nervini. Ma l’occhio rosso no - spiega l’esperto all’Adnkronos Salute - La cute che si desquama è un elemento storico che viene riportato per il caso di Viktor Yushenko», ex presidente ucraino, leader della ’ rivoluzione arancionè.

«Certo, si può anche inventare un veleno nuovo, o usare miscele di sostanze, ma non saprei» , ragiona l’esperto. «Mi sembra che siamo un pò lontani da quello che si potrebbe ritenere fondato, a mio parere. Questi sintomi descritti non mi danno idea di niente di caratteristico» , ripete. Poi, «può essere vero che alcuni casi precedenti fanno pensare che i russi potrebbero utilizzare sistemi di questo tipo. Ma in questo caso mi sembra curioso». Ovviamente riconoscere un avvelenamento «non è facile. Altrimenti noi non serviremmo», sorride Locatelli. La raccolta di campioni può essere dirimente? «Il veleno perfetto non esiste - avverte - Tutto si può trovare, ma può essere difficile intercettarlo, specie quando gli agenti» che provocano l’avvelena-mento «sono in micro- quantitativi e quando i prelievi vengono fatti dopo un pò di tempo e la sostanza magari non c’è più». Non c’è una finestra unica di tempo oltre la quale le cose si complicano.

«L’Amanita phalloides», fungo letale, «la vediamo anche 36- 48 ore dopo. Alcune droghe non le vedi più dopo 4 ore nel sangue e nelle urine elenca l’esperto a mò di esempio Dipende da come sono veloci le distruzioni metaboliche delle sostanze».