CGIL E UIL CRITICHE CON IL GOVERNO, PIÙ MODERATA LA CISL

Nella manovra non c'è «nessun segnale di lassismo» sull’evasione fiscale. L’ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai sindacati incontrati ieri a palazzo Chigi per dialogare sulla legge di Bilancio, mentre in Parlamento continua l’esame degli emendamenti.

Per Meloni il taglio del costo del lavoro è «una priorità del governo» ma «il problema sono le coperture», mentre, secondo la presidente del Consiglio la flat tax «non introduce alcun discrimine e non penalizza i lavoratori dipendenti».

Ma Cgil, Cisl e Uil hanno anche posto l’accento sui voucher, «un tema delicato» secondo Meloni e che «non deve diventare uno strumento per sottopagare i lavoratori». Infine le pensioni, argomento sul quale i sindacati hanno dato battaglia e sul quale Meloni ha difeso le scelte del governo, perché, ha detto, «abbiamo deciso di aiutare chi non ce la faceva».

Dopo il faccia a faccia, sul piede di guerra Cgil e Uil, più moderata la Cisl. «Le risposte arrivate da Meloni hanno confermato le profonde distanze sul fisco e precarietà e anche sulla tutela del potere d acquisto - ha spiegato il segretario della Cgil, Maurizio Landini - avevamo chiesto un taglio cuneo del 5 per cento e l’introduzione del fiscal drag ma non sono arrivate risposte se non un generico “valuteremo le risorse”, per questo proseguiremo la mobilitazione». Che lo porterà nei prossimi giorni prima a Perugia e poi a Bari.

«Abbiamo ribadito il giudizio negativo sulla manovra - ha commentato il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri - Non c è stata nessuna risposta su salari e pensioni né sul cuneo fiscale: con i tavoli previsti dal governo a gennaio non si pagano le bollette né si mangia».

Il giudizio di Luigi Sbarra, segretario della Csil, è più soft. «Il ? governo si è riservato di valutare e migliorare i contenuti di alcune misure della manovra - è il ragionamento - Ci hanno detto che faranno le loro valutazioni ma in linea di principio condivide contenuti e priorità da migliorare».

Prima dell’incontro con i sindacati palazzo Chigi era stato teatro di un vertice di maggioranza, dal quale si attendeva la reazione di Forza Italia, la più esigente sui risultati da ottenere con gli emendamenti. «Sulle pensioni Fi è soddisfatta per l'accoglimento delle nostre proposte - ha detto al termine del summit la capogruppo azzurra al Senato, Licia Ronzulli - La decontribuzione delle nuove assunzioni dei giovani under 35 probabilmente verrà spostata da 6mila a 8mila quindi noi siamo assolutamente soddisfatti». All’attacco della Cgil invece il leader della Lega, Matteo Salvini. «Landini boccia la manovra economica proprio come Bankitalia - dice - Bene, allora vuol dire che è ottima».

Intanto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha spiegato che Bruxelles «non fa preannunci» e che presenterà la sua valutazione sulla manovra dell’Italia «la settimana prossima».