CSM E POLITICHE

Chissà se è l’effetto dello stop alle porte girevoli. O non si tratta piuttosto della conferma che la presenza di magistrati ( in servizio) nel Parlamento è una circostanza sempre più rara. Fatto sta che, allo stato, nessuna richiesta di aspettativa per motivi elettorali è arrivata al Consiglio superiore della magistratura. Ieri a Palazzo dei Marescialli si è tenuto un plenum straordinario, convocato prima della pausa estiva, con lo scopo proprio di esaminare le eventuali domande da parte di magistrati che intendano candidarsi alle Politiche del 25 settembre e che, per farlo, all’atto della presentazione delle liste, devono essere collocati in aspettativa senza stipendio. «Non sono arrivate richieste di aspettativa per mandato elettorale», ha annunciato in apertura dei lavori il vicepresidente del Csm, David Ermini. Gli unici ad avere ufficializzato ad oggi la propria candidatura, Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato, in campo con il Movimento 5 Stelle, sono infatti magistrati in pensione. Il termine per la presentazione delle liste scade alle 20 del 22 agosto, lunedì prossimo.

«Valuteremo qualora arrivassero domande nelle prossime ore», ha spiegato Ermini.