IL TYCOON: «CONTRO DI ME UNA CACCIA ALLE STREGHE»

Si è appellato al famoso quinto emendamento della Costituzione, che tutela il diritto a non auto incriminarsi restando in silenzio: l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è così rifiutato di rispondere alle domande della procuratrice di New York Letitia James che sta indagando sulle accuse di frode fiscale rivolte contro la Trump Organization. Martedì scorso l’Fbi aveva compiuto un raid nella villa in Florida di Trump, sequestrando decine di scatoloni. È in quelle carte che gli inquirenti cercano le prove che potrebbero incriminare l’uomo forte della destra repubblicana e candidato alle presidenziali del 2024.

In una lunga dichiarazione rilasciata dopo l’incontro in procura, il tycoon attacca di nuovo l’inchiesta come politicamente motivata e, collegando la deposizione di alla perquisizione dell’Fbi avvenuta nella sua residenza in Florida, si dice «vittima di una non motivata, caccia alle streghe politica, sostenuta da avvocati, procuratori e media delle fake news». Un “complotto” che sarebbe ordito dai suoi nemici democratici. «Una volta mi sono chiesto ’ se uno è innocente perché appellarsi al quinto emendamento?’, ora io so la risposta la questa domanda», si legge nella dichiarazione che Trump ha diffuso subito dopo il suo arrivo verso le 9 del mattino, ora di New York, negli uffici del procuratore generale in lower Manhattan.

«Quando la tua famiglia, la tua società e tutte le persone che sono nella tua orbita sono diventate obiettivo di una non fondata, politicamente motivata caccia alle streghe sostenuta da avvocati, procuratori e i media delle fake news, non hai altra scelta», ha aggiunto Trump spiegando che è stato il raid di due giorni fa a fargli decidere di appellarsi al diritto a non rispondere «Se c’era qualsiasi dubbio nella mia mente, il raid a casa mia di lunedì da parte dell’Fbi, appena due giorni prima questa deposizione, ha spazzato via ogni incertezza ha affermato- non ho assolutamente scelta perché l’attuale amministrazione ha perso ogni tipo di decenza morale ed etica. Per questo ha concluso - su consiglio dei miei avvocati e per tutte queste ragioni, mi sono rifiutato di rispondere alle domande appellandomi al diritto garantito ad ogni cittadino dalla Costituzione».