PHOTO
Uscirà nelle sale americane questa settimana e in Italia il prossimo 13 agosto Suicide Squad, il nuovo film della DC Comics distribuito da Warner Bros Italia. I fan dei cinecomics (film nati dalla trasposizione di un fumetto al grande schermo), conosceranno bene la battaglia tra le due più famose case editrici di fumetti esistenti, la Marvel e la DC, che si combatte a colpi di effetti speciali e trasposizioni più o meno fedeli delle avventure e degli intrepidi e controversi personaggi che popolano questo mondo immaginario di supereroi. La Marvel ha dominato la scena per anni grazie al successo dell'Iron Man di Robert Downey Jr, il Captain America di Chris Evans, il Thor di Chris Hemsworth e soprattutto di tutti questi nomi che messi insieme costituiscono i famosi Avengers. Ad un certo punto però, la DC ha deciso di entrare seriamente in battaglia rilanciando un nuovo Superman, Henry Cavill, in Man Of Steel (2013) ed un nuovo Batman con il volto di Ben Affleck in Batman Vs Superman - Dawn of Justice, film uscito quest'anno e diretto da Zack Snyder.Questa volta tocca ai super cattivi prendere in mano la situazione. Siamo all'indomani della morte di Superman (così era infatti finito il primo capitolo Batman Vs Superman) e per fronteggiare una nuova malvagia entità, l'ufficiale dell'Intelligence americana, Amanda Waller (Viola Davis) ha l'idea e il coraggio di raggruppare i più pericolosi e temibili villain in circolazione (molti già prigionieri perché catturati da Batman o the Flash) per dar vita alla Task Force X o Suicide Squad. La squadra composta da Harley Quinn (una Margot Robbie in stato di grazia), ex psichiatra ed ora pazzissima "dolce" metà di Joker (Jared Leto), Deadshot (Will Smith), spietato killer a pagamento con la figlia undicenne come unico punto debole, il pentito e riluttante pirocinetico gangster Diablo (Jay Hernandez), l'assassino australiano Boomerang (Jai Courtney) ed il "metaumano" mostro sotterraneo Killer Croc (Adewale Akinnuoye-Agbaje) sarà costretta ad unirsi e difendere gli innocenti in cambio di alcuni favori o sconti sulle proprie pene detentive.Basta questa breve introduzione per capire che c'è un intero mondo là fuori fatto di fan accaniti e amanti del genere che non solo seguono la battaglia DC-Marvel ma che non vedono l'ora di vedere sul grande schermo, nella maniera più fedele e dettagliata possibile, i loro eroi.Considerando quanto accaduto con film come Ghostbusters e Star Trek Beyond in cui le critiche ed i commenti hanno anticipato ed influenzato per mesi l'uscita effettiva in sala di queste pellicole, è facile immaginare come sia stato possibile che, con lo stesso accanimento con cui si criticavano questi citati remake, così i fan di Suicide Squad si sono scagliati contro critici e giornalisti dopo i primi feedback al film tanto da lanciare una petizione su change. org (piattaforma on-line gratuita di campagne sociali) per far chiudere Rotten Tomatoes, il sito che raggruppando le votazioni della critica e del pubblico, di fatto dava un indice di gradimento al film pari ad uno scarso 30%.In questo caso quindi, si è criticato pesantemente chi critica!Il film continua a dividere e mentre in Italia il responso sembra essere mediamente positivo, alle reazioni negative provenienti dal mondo americano e anglosassone in generale, il regista David Ayer, ha risposto su Twitter citando Zapata con un «Preferisco morire in piedi piuttosto che vivere in ginocchio», rimarcando sul suo obiettivo originario di voler fare un film per i fan.Ogni film "fantastico" che si rispetti però, non si rivolge solo alla fetta sicura di pubblico che lo andrebbe a vedere comunque ma, costruendo attraverso ritmo, dialoghi pungenti e personaggi sfaccettati, un mondo parallelo, di fatto genera metafore che permettono ad uno spettatore più attento e ricettivo di intravedere dei riferimenti più o meno chiari alla propria vita e la realtà sociale e politica in cui si trova.Al grido di "è bello essere cattivi" il film punta infatti tutto sull'affascinante concetto: «Chi meglio può sconfiggere un super cattivo se non un altro, o in questo caso, un intero gruppo di supercriminali? » ha affermato lo scrittore-regista David Ayer.A proposito di riferimenti con il nostro mondo, l'America dell'universo DC, che con la costante paura dell'invasione, del terrorismo, dei numerosi ed oscuri nemici, decide di affidarsi a chi, pur non seguendo degli alti valori e principi, può ristabilire le glorie di un tempo è veramente così lontana da quella a cui stiamo guardando adesso, in cui la paura viene usata come motivo per provare ad identificare l'agire politically correct, nella battaglia delle elezioni presidenziali, come sinonimo di debolezza, distruzione e crisi economica?A differenza dei supereroi che sono liberi di scegliere da che parte stare e chi e cosa combattere, i membri della Suicide Squad sono perfetti perché burattini nelle mani di una Amanda Waller spietatamente pronta a sacrificarli in qualsiasi momento in funzione di un "bene comune" che in realtà è spesso una maschera che nasconde compromessi e interessi personali.In un'intervista sul sito australiano news. com. au, Will Smith ha commentato, in riguardo a Donald Trump e alla sua campagna elettorale: «E' la paura e non l'amore, ad essere la più grande spinta motrice di ogni azione umana. La paura è il più pericoloso e potente motore del mondo, perché se una persona ha paura, il desiderio di combattere o di scappare entra in gioco. Il ruolo di un vero leader è quello di rimanere con la testa sulle spalle, calmo e intento a non perdere la propria moralità». Sui commenti offensivi di Trump verso Rosie O'Donnell ed altre donne sue avversarie tra cui Hillary Clinton, Smith ha poi detto: «Non riesco a capire come si possa applaudire dopo aver sentito una cosa del genere. È davvero una pazzia collettiva. Io credo però che, in fondo al cuore, l'America non lo voterà».Alle dichiarazioni di speranza di Will Smith ed alla tendenza insita nella nostra natura di voler sempre cercare un lato positivo, il cuore in ogni comportamento umano, anche in quello più spietato e malvagio, DC e Warner Bros rispondono non solo presentandoci l'implacabilità della cattiveria di questi super villain ma mostrandoci successivamente anche i loro punti deboli, il loro odio per se stessi e la loro consapevolezza (per alcuni c'è più lucidità che per altri) della loro natura imperfetta, debole e volubile che li ha indotti a cedere al lato oscuro.