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Sulla flotta della Lega Santa che affronta, vincendo, quella ottomana all’ingresso del Golfo di Corinto, c’è anche Maria la Bailadora che, trasvestita da archibugiere, partecipa alla battaglia di Lepanto nel 1571. “C’era una bolla di Pio V che impediva alle donne e ai giovani di bell’aspetto e imberbi di mettere piede su una nave. Il suo fu il coraggio di una donna innamorata”. Questo episodio storico - spiega la scenografa, architetto Paola Pozzi nella prefazione al libro Maria la Bailadora alla battaglia di Lepanto - è all'origine del racconto da illustrare. Volevo che fossero donne con penna, pennello e parole a ricordare le gesta di questa donna speciale”. Il risultato è eloquente: un progetto artistico ideato proprio dalla Pozzi, insieme a Daniela Valentino, una interessante e brava artista che illustra la vicenda con 18 bellissimi disegni, e Armida Parisi, l’autrice che la dipinge con le parole. A presentare "Maria la Bailadora alla battaglia di Lepanto" (edito da Frame Ars et Artes, Napoli 2017), giovedì 22 marzo, alle 17, nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale, con l’autrice Armida Parisi (nella foto), giornalista, scrittrice e responsabile della redazione Cultura del quotidiano Roma, ci saranno Francesco Mercurio, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli E Alessandra Calvo, presidente dell’associazione culturale Soup. Sono previste letture alternate da parte di due talentuose attrici, Imma Villa e Annalisa Direttore, con il commento musicale alla fisarmonica di Alfredo Di Martino. Grazie all'intreccio a più voci, tra parole e musica, tra storie e passioni, si attraverseranno le pagine, l’ispirazione e l’emozione del racconto di Maria la Bailadora, la giovane ballerina di flamenco, innamorata di un ufficiale conosciuto a Napoli, che si imbarca trasvestita da soldato sulla nave ammiraglia spagnola in partenza per la grande battaglia di Lepanto. Una vicenda appassionante, un amore senza tempo che riflette tutte le implicazioni e le emozioni del presente. “Tutto è possibile se una donna innamorata balla il flamenco”. Maria è una protagonista dotata di grande sensualità, una donna dal grande fascino che danza con passionalità e questo evoca un caleidoscopio di fantasie erotiche e di pulsioni carnali in quelli che la incontrano. Maria, però, appare dalla lettura del racconto, con le belle illustrazioni della Valentino, anche e soprattutto una donna contemporanea ed emancipata, capace di affrontare e sconfiggere i pregiudizi dell’epoca con coraggio e determinazione. “Maria incontra la passione negli occhi di un combattente e lo innamora con un colpo di fulmine”, scrive la Pozzi. Ma questa giovane zingara, fuggita dalla Andalusia dove sua madre è stata bruciata come strega quando lei era ancora bambina, con sé non ha nulla, fuorché i ricordi. Arriva a Napoli dove incontra un soldato e se ne innamora. È grazie alla sua flessuosa figura di ballerina di flamenco che riesce a convincere il comandante della flotta della Lega santa, don Juan de Austria, a lasciarla imbarcare sulla Real, la nave dove si trova Jeronimo il suo uomo, in partenza per la Battaglia di Lepanto. Armida Parisi, è una giornalista di mestiere ed una donna di grande sensibilità che, con forte effetto emotivo e padronanza delle cronache dell’epoca, riesce a tratteggiare la protagonista come una donna sensuale e fiera, così la descrive:“eccola la Bailadora che danza. Si fa cerbiatta e tigre. Volteggia, salta, si posa con grazia. Riprende decisa, la foga l’affanna e accende la pelle”, ma narrando anche gli avvenimenti di quel lontano 1571. Una trama poetica che avvolge e trasporta, sin dalla prima pagina, come un'onda che lambisce lenta la battigia. Un racconto dunque profondamente lirico. Maria, la bella gitana, si identifica con il flamenco: romantico e sensuale, fiero e tenace. Si innamora del suo bel capitano, dal quale non vuole separarsi, e come una eroina della tradizione letteraria cavalleresca combatte gli infedeli, non per motivi religiosi o per salvare la patria ma esclusivamente per Amore. Da donna autenticamente innamorata va in guerra per seguire e proteggere il suo capitano. E continua a combattere. Il lettore si abbandona dunque alla narrazione intensa e suggestiva che procede per "quadri" e che si completa e si fonde in maniera mirabile con le illustrazioni della Valentino. Maria la Bailadora è una donna libera, emancipata, che riesce a superare ogni barriera per raggiungere il suo obiettivo. Oggi come allora. E mai come oggi sentiamo riecheggiare con forza e determinazione le parole pronunciate dal presidente della repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per la presentazione dei candidati ai premi David di Donatello: «Una distorta concezione nei confronti delle donne presente in tanti ambiti della società è insopportabile per persone libere che concepiscono la parità come premessa irrinunciabile di ogni comunità umana. Nessuno in alcun ambiente deve sottrarsi a questo dovere di civiltà ed è sorprendente che vi sia ancora bisogno di richiamarlo». E il presidente continua «Attrici, registe operatrici del mondo del cinema hanno con forza denunciato mancanza di parità nei diritti, nelle opportunità, nelle condizioni di lavoro: una inaccettabile pretesa di considerarle in condizione di inferiorità. Pretesa che non di rado sfocia anche in pressioni indebite e in violenze morali e fisiche. Desidero ringraziare per la lettera che ho ricevuto le donne del cinema».