Inferno infiamma Firenze, Robert Langdon è tornato! Tom Hanks veste nuovamente i panni del famoso simbolista per il terzo capitolo della saga ideata e scritta da Dan Brown, Inferno. Dopo il successo dei primi due film, Il Codice Da Vinci (2006) e di Angeli & Demoni (2009), il regista Premio Oscar Ron Howard si ricongiunge a Tom Hanks tornando a dirigerlo nell' adattamento di quello che è stato il libro per adulti più venduto del 2013. È Firenze la seconda protagonista del film, i cui monumenti, luoghi storici, vicoli, statue e quadri compongono il 90% della pellicola. Non poteva che essere la più famosa città toscana quindi la sede dell'anteprima mondiale del film che sta riunendo stampa nazionale, internazionale, pubblico, turisti e fan. La conferenza stampa è stata preceduta, la sera del 5 ottobre, da uno spettacolo sull'Arno dove uno schermo d'acqua, lungo trenta metri e alto più di dieci, ha mostrato al pubblico le prime immagini del film, come se le fiamme fuoriuscissero dal fiume.«Come regista non ci poteva essere una città più bella dove girare. Per un thriller contemporaneo poi, Firenze è un luogo molto eccitante perché c'è molto mistero nella città, puoi trovare sia la bellezza che tante domande persistenti che si insinuano nella mente. Questa è l'atmosfera che Dan Brown è brillantemente riuscito a inserire nei suoi romanzi ed io sono stato felice di poterla portare sul grande schermo». Con questa affermazione celebrativa nei confronti dello scrittore e della misteriosa Firenze, Ron Howard ha dato il via alla conferenza stampa mentre Hanks ha fatto ironia sul carattere internazionale di Firenze dicendo di sperare che i turisti vedendo il film abbiano voglia di visitare la città.Nel terzo film della saga miliardaria ritroviamo il nostro eroe un po' più confuso di come ci ha abituato. Affetto da amnesia e credendo di trovarsi ancora a Boston, si risveglia invece a Firenze. Per riuscire a ricostruire ciò che è successo dovrà farsi aiutare dalla dottoressa che lo ha in cura.Ed è proprio la new entry Felicity Jones nel ruolo di Sienna Brooks ad interpretare la protagonista femminile di questa nuova avventura. Dopo la crittologa francese Audrey Tatou del primo capitolo e la scienziata Ayelet Zurer del secondo, all'attrice britannica (candidata all'Oscar nel 2015 come miglior attrice per La Teoria del Tutto) in veste di dottoressa, il compito di attraversare l'Europa insieme al professore, per fermare la diffusione di un virus letale creato da un uomo impaurito dai problemi che la sovrappopolazione ha causato al mondo.Chi altro se non Dante ci ha fornito l'idea più viva e chiara di Inferno? Grazie agli indizi collegati al grande Alighieri, Langdon cercherà di arrivare alla fonte del problema ed alle persone colpevoli di questo imminente e probabile genocidio. «La cosa che mi ha affascinato di più durante il lavoro di adattamento del romanzo è quanto fossero visive e potenti le immagini descritte da Dante. E' come se ci avesse fornito il vocabolario di ogni film horror che abbiamo mai visto. La sua idea di Inferno perdura nel tempo. Per quanto riguarda la mia idea di inferno invece, se Dante avesse dovuto creare un girone per me ed un'azione da farmi ripetere all'infinito, credo che mi ritroverei nel costante tentativo di fare la cosa giusta, deludendomi ogni singola volta» Ron Howard cita il poeta fiorentino e con queste parole, attraverso di lui si confessa. La confessione colpisce Dan Brown che controbatte con la sua personale concezione di "eterno dolore": incominciare a scrivere un romanzo destinato a non finire mai. Alle risate provenienti dalla platea di pubblico e stampa, Brown ribatte «Non ridete, mi è successo! ».Se in Inferno la sovrappopolazione è la più grande minaccia alla sopravvivenza del nostro pianeta, secondo Tom Hanks il vero male della Terra, in un momento di grande trasformazione per l'umanità, in cui c'è ancora schiavitù, terrorismo e guerra, è l'ignoranza ed il crogiolarsi degli esseri umani in essa. Anche nell'immaginazione di Dan Brown ormai, Robert Langdon non potrebbe avere nessun altro viso se non quello di Tom Hanks. "Con Langdon ho avuto la più grande opportunità della mia carriera: interpretare il più intelligente" dice l'attore, "ora posso fingere e riuscire a convincervi che sono sempre io il più saggio. Il più grande dono di Dan Brown è stato farmi interpretare una persona sempre curiosa, sempre colta ma alla ricerca costante di risposte".Oltre a Felicity Jones, tra i nuovi attori che si sono aggiunti al team, c'è la star francese di Quasi Amici, Omar Sy, alla sua prima interpretazione "totalmente seria": «Il personaggio che interpreto è differente dai ruoli che ho fatto finora. È la prima volta che la mia voce diventa più scura e più forte. Questa esperienza è stata molto importante per me e voglio ringraziare Ron per questo. Ho dovuto usare le mie abilità di attore per non sorridere continuamente per quanto ero felice». Anche la Jones ha amato il suo personaggio che ha definito: molto determinato e una perfetta giocatrice di scacchi.Guardando al dipinto del Vasari, presente nel film, in mostra nella Sala dei Cinquecento, una delle location del film e sede della conferenza stampa, Tom Hanks ci da appuntamento al 13 ottobre in sala, illustrandoci tutto ciò che ha imparato sul dipinto e mostrandoci come Robert Langdon gli ha insegnato a sembrare ed essere il più intelligente in ogni situazione.