Stasera, in occasione dei settant’anni del Premio, lo Strega lascia il Ninfeo e si trasferisce all’Auditorium. Il 5 luglio, al Festival delle Letterature organizzato ogni anno alla Basilica di Massenzio, si è tenuta la proclamazione del vincitore dello Strega Europeo, giunto alla sua terza edizione. Annie Ernaux, con il suo splendido Gli anni, tradotto da Lorenzo Flabbi e pubblicato da L’Orma - editore che non sbaglia un colpo - ha commosso e messo d’accordo tutti, persino con il suo breve ringraziamento conclusivo. Ma la cinquina dello Strega Europeo era di altissimo livello: oltre alla Ernaux, Kerry Hudson con Sete (Beat), tradotto da Federica Aceto, Mircea Cartarescu, Abbacinante. Il corpo, a cura di Bruno Mazzoni,  (Voland), Ricardo Menéndez Salmón, Bambini nel tempo, tradotto da Claudia Tarolo,  (marcos y marcos), Ralf Rothmann,  Morire in primavera, tradotto da Riccardo Cravero,  (Neri Pozza).Se l’intrecciarsi di cinque lingue diverse dall’italiano su un palco dedicato alla letteratura è sicuramente entusiasmante, non lo è da meno la cinquina italiana che stasera, alla Sala Sinopoli dell’Auditorium, concorrerà all’assegnazione del settantesimo Premio Strega.Eraldo AffinatiÈ nato a Roma nel 1956. Partecipa al Premio Strega con L’uomo del futuro (Mondadori), una biografia di don Lorenzo Milani. Alcuni dei suoi libri precedenti - Campo del sangue, Peregrin d’amore: sotto il cielo degli scrittori d’Italia, La città dei ragazzi, Vita di vita, tutti pubblicati da Mondadori - sono un’emblematica compenetrazione tra viaggio e scrittura, tra altrove e creazione, tra scoperta e rinascita. Affinati insegna italiano e storia negli istituti professionali e, dieci anni fa, ha fondato insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, la Penny Wirton, una scuola di italiano gratuita per immigrati. Si è piazzato secondo, con 160 voti, alla proclamazione della cinquina.Edoardo Albinati È nato a Roma nel 1956. Partecipa al Premio Strega con La scuola cattolica (Rizzoli), un romanzo di 1300 pagine il cui nucleo narrativo è il massacro del Circeo e che per dieci anni ha riempito la vita dell’autore. Albinati ha scritto, tra gli altri, Maggio selvaggio (Mondadori), Tutt’al più muoio (con Filippo Timi, Fandango), Vita e morte di un ingegnere (Mondadori), Il ritorno. Diario di una missione in Aghanistan (Mondadori). Insegna all’interno del penitenziario di Rebibbia, nel 2002 ha lavorato presso l’Alto Commissariato per il Rifugiati in Afghanistan e nel 2004 ha partecipato a una missione dell’Unhcr in Ciad. Guida la cinquina con 202 voti.Giordano Meacci È nato a Roma nel 1971. Partecipa al Premio Strega con Il cinghiale che uccise Liberty Valance (Minimum Fax), in cui, nell’immaginario paese di Corsignano, un cinghiale acquista di colpo facoltà umane - tra cui quella del linguaggio - e diventa consapevole della morte. Ha pubblicato Fuori i secondi (Rizzoli) e Tutto quello che posso (Minimum Fax). Insegna scrittura creativa, lavora in libreria, ed è una risorsa naturale di citazioni e aneddoti letterari e cinematografici. Ha scritto, con Claudio Caligari e Francesca Serafini, la sceneggiatura di Non essere cattivo. È al quarto posto della cinquina con 138 voti.Vittorio Sermonti È nato a Roma nel 1929. Partecipa al Premio Strega con il suo primo romanzo, Se avessero, pubblicato da Garzanti. Intellettuale free lance, appassionato e coltissimo, ha coperto ogni ambito della cultura, coniugando letteratura, poesia, radio, tv, giornalismo, regia, e insegnamento - al Liceo Tasso di Roma è stato docente di italiano e latino, mentre all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di tecnica del verso teatrale. Tra il 1987 e il 1992 ha registrato, per Rai Tre, tutta la Divina Commedia corredata da cento commenti critici. Tra il 2009 e il 2010 ha aggiunto a questi la registrazione dei dodici libri dell’Eneide. Ha conquistato il terzo posto nella cinquina, con 156 voti.Elena StancanelliÈ nata a Firenze nel 1965. Partecipa al Premio Strega con La femmina nuda, pubblicato da La Nave di Teseo. Tra i suoi precedenti romanzi: Benzina (Einaudi), da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Monica Stambrini; Mamma o non mamma, con Carola Susani (Feltrinelli), Un uomo giusto (Einaudi). Scrive su numerosi giornali e riviste. La sua attività a favore della diffusione della cultura è culminata con la nascita dei “Piccoli maestri”, di cui è fondatrice: un’associazione di scrittrici e scrittori che vanno nelle scuole a leggere i libri che hanno amato di più. Nella cinquina è quinta con 102 voti.Bravi e belliIl vincitore sarà proclamato stasera: dalle 22.30 in poi lo spoglio dei voti e quindi l’assegnazione del Premio.Su chi, alla fine, berrà lo Strega sul palco ho una mia convinzione, ma eviterò di rendervene partecipi perché so che il futuro vincitore è scaramantico e tengo molto alla sua stima. Ciò che mi sento di dire, tuttavia, è che se il livello della qualità letteraria di questa cinquina è senza dubbio notevole, il livello estetico dei partecipanti non è da meno. Il che non guasta perché anche l’occhio vuole la sua parte, e non solo per leggere.