“DIVARIAZIONI”

Arrivano come incursioni virtuali teatrali nella DAD di classi di scuole primarie e secondarie, della durata di circa un'ora, attraverso performance di attori della compagnia teatrale Liberaimago per “divagare” sugli autori della letteratura italiana e straniera.

“DiVariAzioni” per tema: questo è il titolo del progetto che propone, su invito dei docenti, letture teatralizzate che incrociano sia la didattica frontale che la DAD.

Liberaimago, composta da Francesca Borriero, Roberto Ingenito, Francesco Luongo e Fabio Pisano, è anche presente con due spettacoli sulla piattaforma digitale Erasmus Digital Theatre dedicata alle scuole. “Lo facciamo per ricordare ai nostri giovani spettatori – racconta Pisano, drammaturgo e attore - la possibilità di avere uno sguardo critico ed allargato sulle opere letterarie ed i loro protagonisti”.

Lo scopo è quello di stimolare verso una migliore cultura artistica gli alunni di scuole elementari, medie e di istituti secondari della Campania, Calabria, Puglia e Sardegna.

Attualmente gli attori sono impegnati con il plesso scolastico, II° circolo Paolo Borsellino di Quarto e con il Liceo Calamandrei di Ponticelli con incursioni letterarie su autori che spaziano da Sepùlveda a Shakespeare passando per Alessandro Manzoni, Charles Dickens, Dante Alighieri, Federico Garcia Lorca, Giacomo Leopardi, Gianni Rodari, Giovanni Boccaccio, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Molière, Omero, Primo Levi, Ugo Foscolo.

“Non portiamo il teatro ma la fruibilità alternativa di un racconto che si muove tra uno spettacolo di matinèe – spiega Borriero - ed una lezione con tutte le curiosità dei protagonisti e come alcuni personaggi letterari siano contemporanei e universali”.

La compagnia propone un focus su uno specifico poema, romanzo, opera ed il suo autore tra quelli indicati in fase di prenotazione, a cui è affiancato un tour virtuale sui luoghi vissuti dall'autore, realizzati dall’associazione ArteMiss - a caccia di Capolavori, guidata dalla storica dell’arte Antonella Pisano. “Dopo il lockdown ci siamo intrufolati all’interno della DAD – continuano gli attori - per non lasciare i ragazzi orfani del teatro, già costretti come sono dietro lo schermo a seguire solo lezioni a distanza.

L’idea era anche di non abbandonare le classi con i turni di matinée teatrali che la pandemia ha interrotto drasticamente”.

Tante le reazioni positive a partire dalla seconda elementare di Quarto: “Abbiamo scelto Charles Dickens con l'opera del “Canto di Natale” – spiega Francesca - e introdotto il tema della tradizione del Natale in senso universale, in modo da raccontare e includere le diverse religioni dei bambini presenti in classe. Letture drammatizzate adattate con un linguaggio che arrivi al pubblico di bambini e adolescenti interpretando le voci dei personaggi'.

“Procediamo con un excursus sulla vita degli autori attraverso aneddoti, scoviamo delle particolarità – prosegue Ingenito - che divertono per prima noi e poi riscontriamo grande interesse anche nei ragazzi. Ad esempio con Manzoni attraversiamo il romanzo de “I promessi Sposi” partendo dal lago di Como”.

Tramite l’animazione per immagini e le letture teatralizzate si sollecita la curiosità degli alunni. “L’intento non è tanto di sostituirci aI docente ma di essere invece da supporto loro – precisa Ingenito - raccontando in maniera accattivante le storie degli autori. Come le ultime lettere di Iacopo Ortis di Foscolo, che all'apparenza sembra pesante per i ragazzi invece alla fine il protagonista ne esce come una sorta di pop star.

Avviciniamo gli studenti all'approfondimento della letteratura, della poesia, dei poemi epici...”. Un’attività necessaria dal punto di vista culturale con interventi periodici che vivacizzino le curiosità in un momento anche di appiattimento della didattica a distanza.

“E’ andata molto bene sia all’istituto Panedda di Olbia che alla scuola elementare di Quarto, perché i bambini di prima, seconda e terza elementare – racconta Pisano - si sono appassionati allo scambio di battute tra i due protagonisti “Bob” e “Scrooge” del Canto di Natale di Dickens. In realtà bisogna saperlo adattare perché è pur sempre un racconto dallo sfondo gotico.

La reazione più bella è proprio rispetto al racconto della vita: descrivere Foscolo come un “viveur” o Dante Alighieri come chi non ha fatto altro che combinare casini politici, o di un Leopardi tutt’altro che pessimista sul modo di intendere la vita, anzi rappresentato come un goloso che amava intrattenersi a tavola.

Insomma è come dare una chiave per far leggere l’opera che difficilmente i ragazzi leggerebbero.

Si incuriosiscono alle storie d’amore, al liceo Calamandrei di Ponticelli, ci hanno chiesto particolari sulla relazione tra Dante e Beatrice.

Sono colpiti dalla lettura ad alta voce - conclude Pisano - ascoltare la Divina Commedia è un’altra cosa, si appassionano in particolare alle poesie, hanno un forte impatto sulle loro emozioni”.