«Più che per lo Strega, di Trevi ricorderemo le scarpe della Lidl» e ancora: «Ha vinto Trevi, hanno vinto le scarpe della Lidl». Emanuele Trevi trionfa al premio Strega e i social si scatenano, incoronandolo, per una notte, anche re di stile. Lo scrittore, oltre ad aver incassato la vittoria con il suo "Due vite" (Neri Pozza) ha sbaragliato la concorrenza anche in fatto di look, presentandosi alla cerimonia di premiazione al Museo Nazionale Etrusco di Valle Giulia a Roma con ai piedi un modello delle "iconiche" scarpe gialle e blu della catena di supermercati. Calzature che nel novembre scorso erano diventate un cult sul web tra giudizi non esattamente lusinghieri e indignazione generale con tanto di meme. «Io non volevo solo partecipare al Premio Strega, volevo avere il potere di vincerlo presentandomi con queste scarpe», scrive su Twitter un utente, citando una delle frasi cult de ’La Grande Bellezzà di Paolo Sorrentino. «Impazzisco, grandissimo, con quelle scarpe vince il premio stile» cinguetta un altro. E ancora, c’è chi non ha dubbi: «Siamo d’accordo che senza indugio Trevi vince per aver osato le scarpe della Lidl, vero? Eroe». Gli elogi si sprecano: «Fantastico», «è un mito», «le scarpe sono en pendant con il liquore giallo», «chi ha detto che gli scrittori non osano più?» si legge tra i commenti. Eppure, nonostante lo stupore generale, non è la prima volta che Trevi si presenta in tv con indosso le sneakers firmate Lidl. A maggio lo scrittore aveva sfoggiato lo stesso modello durante un’intervista su Rai Uno e già allora su Twitter c’era chi scriveva ironico: «Il sogno: Emanuele Trevi vince il premio Strega e lo ritira con le scarpe della Lidl». La realtà, stavolta, ha superato la fantasia. La premiazione Il premio è stato consegnato da Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento. Il totale dei voti espressi, 589 (pari a circa l’89% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza), con 187 voti. Seguono Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) 135 voti; Edith Bruck, Il pane perduto (La Nave di Teseo), 123 voti; Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), 78 voti; Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli), 66 voti. La proclamazione del vincitore della 75esima edizione è avvenuta la notte scorsa nel giardino del Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Valle Giulia a Roma, con la cerimonia trasmessa in diretta su Rai 3 e condotta da Geppi Cucciari. Rispettando le prescrizioni in materia di distanziamento fisico, la manifestazione non si è potuta svolgere alla presenza dell’ampio pubblico consueto: erano presenti 120 persone in base ai protocolli Covid. Il romanzo «Due vite» racconta Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori e amici, entrambi morti giovani. «Mi interessava vedere questi due miei amici dentro un aspetto di realizzazione artistica e dentro un aspetto precedente di completa incertezza del futuro», ha detto il 57enne scrittore e critico letterario romano Emanuele Trevi. Il Premio Strega Giovani è stato consegnato a Edith Bruck, mentre Giulia Caminito ha ricevuto lo Strega Off. Sono intervenuti durante la cerimonia Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Bellonci, gli scrittori Francesco Piccolo e Dacia Maraini, e Stefano Rossetti, vicedirettore generale vicario di Bper Banca. Per il vincitore della LXXV edizione del Premio inizia nei prossimi giorni lo Strega Tour: 10 luglio, Il Libro Possibile, Polignano; dal 15 al 18 luglio, Festival Armonia del Salento, Alessano; 23 luglio, Festival Letterature, Roma; 29 luglio, Una montagna di Libri, Cortina d’Ampezzo; 30 luglio, Marciana Marina, Elba; 26 agosto, Benevento Città Spettacolo; 27 agosto, La città dei lettori, Firenze; 28 agosto, Festival delle Emozioni, Terracina.