Approda a Napoli, nei giorni 7, 8 e 9 dicembre, la compagnia di giro toscana Scenica frammenti con lo spettacolo “Ultimo Atto (senza fine)” di Loris Seghizzi, in scena Vincenza Barone con Gabriella Seghizzi, Walter Barone, Iris Barone, negli spazi della Chiesa di San Carlo Borromeo dei 63 Sacerdoti in via Carlo de Cesare, 30, gestiti dall’associazione Quartieri Airots. Con una sede a ridosso dei quartieri spagnoli, Quartieri Airots ovvero Cantieri Idee e Teatro, a cura di Salvatore D’Onofrio e Giuliana Pisano, ha in programma molte attività culturali che puntano costantemente al coinvolgimento degli abitanti della zona ed a fare rete con altre realtà del territorio per diventare punto di snodo e riferimento per tutti quelli del quartiere che vogliono praticare attività artistiche e formative. Ospitano “Ultimo Atto” che, oltre ad essere uno spettacolo autobiografico, è un omaggio all’attrice Vincenza Barone che racconta la vita di figlia d'arte e la storia della Compagnia di Giro composta dalla sua antica famiglia teatrale. Una storia che parte da Napoli, dove lei è nata negli anni Trenta, per poi proseguire attraversando diverse generazioni. Si tratta di una dinamica e instancabile compagnia artistica e umana che si è evoluta mantenendo tuttavia sia il carattere familiare che lo spirito di compagnia di giro. Nel corso della sua storia ha portato nei teatri e nelle piazze italiane, le opere in prosa dei grandi autori contemporanei e produzioni originali, spesso di impegno sociale, ricevendo riconoscimenti e premi in tutto il Paese. Nel 1973 la compagnia si stabilisce in Toscana. E’ una delle prime a portare il teatro nelle scuole, inizia a sperimentare nuove forme di spettacolo dedicandosi al teatro musicale e di ricerca. "C'è una storia che come tutte le storie sta dentro un'altra, precedente, che a sua volta ha dato vita ad un'altra e un'altra ancora – scrive il regista -. Quella attuale, questa, vive per dare luce alla storia che verrà. Si parla di padri e di madri e dei loro figli e dei figli dei figli. Di volta in volta, di tempo in tempo. Fino a che un mestiere familiare si tramanda, la storia gira sempre intorno allo stesso soggetto, pur evolvendosi; ma se questo non accade, allora la storia finisce. Immaginiamo ora che questo sia l'ultimo atto di una storia che fu di nomadismo e di arte come mestiere. Spettacolo dopo spettacolo, giorno dopo giorno, sempre in scena per qualche decennio, ci ritroviamo ad oggi, con uno sguardo al passato e uno al tempo che, implacabile, porta tutto ad una fine necessaria per un nuovo inizio. Ma questa è veramente un'altra storia." Scenica Frammenti mette le radici nel borgo medievale di Lari, in provincia di Pisa, dove gestisce il teatro comunale e cura la direzione artistica della stagione invernale RossoScena e del Collinarea Festival che si tiene in estate, tra luglio e agosto, dal 1998. Nel corso della sua storia la compagnia, con la direzione artistica affidata a Loris Seghizzi, ha realizzato eventi e produzioni sull’intero territorio regionale. Da alcuni anni la sua attività produttiva, ideativa e organizzativa – soprattutto attraverso il Collinarea Festival – è riconosciuta a livello a livello nazionale, anche per la capacità di scoprire e valorizzare il lavoro di giovani compagnie. Gli orari degli spettacoli di venerdì 7 e sabato 8 dicembre, iniziano alle ore 21.00. Domenica 9 dicembre alle 18,30. Lo spettacolo è inserito nel programma del progetto Agorà Convergenze artistiche, che l’Associazione Airots ha organizzato in collaborazione con le associazioni Antego, Akerusia Danza e Itinerarte.