Non usciva dal Paese dallo scorso 24 febbraio data che segna l’inizio dell’invasione russa e della guerra in Ucraina. Ieri Volodymir Zelensky, passando per la Polonia, è arrivato a sorpresa alla Joint Base.

Andrews in Maryland, poi il trasferimento a Washington accolto con tutti gli onori da Joe Biden, alleato fondamentale nel supporto alla resistenza di Kiev, sia dal punto di vista politico che da quello militare. Prima l’incontro alla Casa Bianca, poi il discorso al Congresso.

Oltre alla scontata solidarietà da parte degli Stati Uniti, oltre ai bagni di folla e alle pacche sulle spalle, il viaggio di Zelensky oltreoceano serve anche a ottenere aiuti finanziari concreti che si aggiungono a quelli già ottenuti nel corso degli ultimi mesi.

Con il nuovo pacchetto approvato recentemente dal Congresso, arriva a 20 miliardi il totale degli aiuti militari inviati da Washington a Kiev dall'inizio dell'invasione russa, ed in questo momento il Congresso sta valutando la proposta di bilancio che comprende altri 45 miliardi di dollari destinati all'Ucraina.

Da tempo Kiev stava chiedendo a Washington l'invio dei Patriot, sistema di difesa aerea a lungo raggio in grado di intercettare missili balistici e cruise che si rivelerà essenziale in questo momento che l'Ucraina è sottoposta ai continui attacchi russi con missili e droni. Si tratta del sistema di difesa a lungo raggio più efficiente che finora è stato inviato a Kiev che aiuterà - affermano fonti Usa - assicurare lo spazio aereo dei Paesi Nato dell'Europa orientale. specialmente in queste settimane in cui l’aviazione di Mosca a ripreso a martellare le città ucraine senza risparmiare la capitale Kiev flagellata dalle interruzioni.

Il Congresso, inoltre, dovrebbe contestualmente approvare lo stanziamento di altri fondi per 45 miliardi di dollari sempre a favore dell'Ucraina, che porterebbero il totale degli aiuti economici e militari degli Stati Uniti a oltre 100 miliardi di dollari.