In questa lunga campagna elettorale, Hillary Clinton si è vestita "all white" nei momenti più importanti - per l'incoronatura alla convention, all'ultimo dibattito contro Donald Trump - e la scelta è stata interpretata come un omaggio al bianco che indossavano le suffragette, le prime femministe che si sono battute tra il 19esimo e il 20esimo secolo per la conquista del voto delledonne.E oggi, giorno in cui potrà essere eletta la prima donna presidente degli Stati Uniti, molte donne americane andranno a votare vestite di bianco, con un personale omaggio alle madri suffragette. La proposta, lanciata da una gruppo di donne intervistate nei giorni scorsi dal Boston Globe, ha viaggiato su Facebook e Twitter in questi giorni con l'hashtag #WearWhiteToVote.La scelta del bianco da parte di donne americane che infrangono, o tentano, di infrangere il soffitto di cristallo della politica non è nuova: era vestita di bianco Geraldine Ferraro quando nel 1984 pronunciò il discorso con cui entrò nella storia come la prima donna candidata alla vice presidenza. Come fece Shirley Chisholm quando, nel 1969, entrò al Congresso come prima afroamericana eletta. Ma per rendere omaggio non solo alle suffragette ma anche alla loro beniamina Hillary, le elettrici domani magari indosseranno un tailleur pantaloni bianco, visto che il 'pantsuit' è la cifra dello stile di Clinton. Ed ha già 1,3 milioni di membri il gruppo "Pantsuit Nation", creato su Facebook dopo l'ultimo dibattito da sostenitrici di Clinton.E non è un caso che Beyonce si sia esibita in tailleur pantaloni - nero a pois bianchi - venerdì scorso quando ha cantato al rally per Clinton. Un modo per sdoganare la scelta sartoriale di Clinton anche tra le giovani fan della cantante, che possono ritenere il tailleur pantaloni in pò antiquato.Forse perché - ha spiegato alla Cnn Libby Chamberlain, l'elettrice del Maine che ha lanciato il gruppo paintsuit nation - le più giovani non capiscono più "la lotta che quei pantaloni simbolizzano, la sfida ai ruoli attraverso un capo di abbigliamento considerato da sempreunicamente maschile". "Volevo fare qualcosa per rilanciare quel simbolo e quello che significa per me come femminista e sostenitrice di Clinton", ha concluso Chamberlain che domani andrà al seggio in tailleur pantaloni bianco. Un capo che, ammette, non si trova in tutti i guardaroba delle donne di oggi, ed è non è così facile da trovare, soprattutto a buon mercato. Così molte delle donne del gruppo hanno passato l'ultimo weekend del voto a cercare tailleur pantaloni nei negozi dell'usato, on line o negli armadi delle madri.Ma per le più giovani, le famose millennial con cui Clinton avrebbe problemi di comunicazione, comunque c'è sempre una scelta più facile e adeguata al loro stile: una delle tante magliette "nasty woman" e "nasty women vote" che hanno invaso il mercato online dopo che Trump,durante l'ultimo dibattito, ha appellato in questo modo, con tono fortemente sessista, Clinton.E quella che doveva essere un'offesa, però è stata subito dalle donne americane rivendicata come una forza: "le donne cattive sono forti, sono intelligenti e votano. Noi nasty women marceremo per andare cacciarti per sempre dalle nostre vite con i nostri nasty vote", è stata la minaccia lanciata nelle scorse settimane a Trump dalla senatrice Elizabeth Warren.