Un patto. Chiudere in tempi brevi il contratto della sanità privata, una vicenda che vede senza tutele 200.00000 lavoratrici e lavoratori; aumentare il finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale; investire sul personale; eliminare i super ticket e ridurre le liste di attesa, rimettere in equilibrio l’assistenza ospedaliera con quella territoriale, superare il drammatico divario Nord – Sud, garantire ovunque accesso ai livelli essenziali di assistenza ( LEA) di qualità finanziando i nuovi LEA, investire in innovazione rafforzando l’infrastrutturazione sanitaria: sono stati questi alcuni dei temi principali su cui Cgil, Cisl, Uil ed il Presidente della Conferenza delle Regione e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, hanno discusso nel corso dell’incontro organizzato a Roma proprio per evidenziare delle linee comuni in tema di ‘ patto per la salute’.

“La riunione ha rappresentato per la Cisl un prezioso confronto che impegna tutti ad operare per la costruzione di un nuovo Patto per la salute comprensivo del contributo delle Organizzazioni Sindacali che non hanno mai avuto, purtroppo, un concreto riscontro alle richieste di incontro da parte del Ministro competente”, ha sottolineato la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan.

“Il nostro impegno è mirato alla costruzione di un modello di società fondata sull’inclusione, sulla integrazione e sulla coesione sociale- ha ribadito la leader di via Po- ecco perché siamo sempre più convinti che bisogna attivarsi tutti, ciascuno assumendosi le proprie responsabilità, per superare le numerose criticità – finanziarie, organizzative e gestionali - che interessano il sistema dei servizi sanitari e socio- sanitari per il bene dei cittadini e di quanti operano in questo settore. E proprio per questo abbiamo chiesto alle Regioni una riunione tesa a rafforzare e consolidare un’alleanza fondamentale”.

L’ obiettivo centrale del Patto hanno specificato in una nota congiunta i sindacati e le Regioni ' è quello di ristabilire il rispetto del diritto alla salute e alle cure dei cittadini, messo in discussione da anni di tagli al Servizio sanitario nazionale'. Un diritto che deve essere esigibile in tutto il territorio nazionale. Cgil, Cisl, Uil e Regioni concordano sulla necessità di garantire un finanziamento pluriennale, protetto dai tagli, per programmare in sicurezza il funzionamento del Ssn' ritenendo ' non accettabile' la clausola di salvaguardia che il Governo propone nella bozza di Patto.

Si rischia, infatti, di esporre la sanità a ulteriori tagli. ' Al contrario – hanno specificato - c'è la necessità di aumentare progressivamente il Fondo rivedendo le previsioni del Governo che stimano un crollo del rapporto tra spesa sanitaria e Pil'. Nell'incontro si è ribadita anche la necessità, ' ormai improcrastinabile', di procedere al rinnovo del contratto nazionale della sanità privata vacante da più di 12 anni, immaginando a questo scopo ' l'introduzione nelle convenzioni di norme a salvaguardia del lavoro di qualità, della piena applicazione del contratto e della regolarità delle sue procedure, garantendo a tutti, indipendentemente dalla natura pubblica o privata del rapporto di lavoro, uguali retribuzioni e diritti'.

Il confronto sindacato- Regioni proseguirà, sia a livello nazionale che su tavoli regionali, su temi quali la sostenibilità finanziaria del servizio sanitario, l'abolizione del superticket, il potenziamento dei servizi nel territorio, la prevenzione, la non- autosufficienza, le liste di attesa, il piano di investimenti per l'edilizia e l'ammodernamento tecnologico. Uno specifico confronto è inoltre previsto con i sindacati di categoria sulle politiche per il personale, ' risorsa fondamentale del Ssn'.